San Barnaba apostolo/ San Miniato/ Santa Reparata

vetrata, post 1441 - ca 1442

Vetrata cuspidata divisa in due registri

  • OGGETTO vetrata
  • MISURE Altezza: 630 cm
    Larghezza: 180 cm
  • ATTRIBUZIONI Ghiberti Lorenzo (attribuito): disegnatore
    Bernardo Di Francesco (attribuito): Realizzatore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vetrata fu commissionata a Bernardo di Francesco il 31 ottobre 1441 (Poggi, 1909, doc.657); nel documento di allogagione si precisava che Bernanrdo avrebbe dovuto fare tutte le finestre delle cappelle situate nella tribuna di S.Antonio eccetto quella della cappella centrale intitolata allo stesso santo, affidata ed eseguita infatti da Guido di Niccolò e compagni nel 1442-3. Il disegno fu fornito da Lorenzo Ghiberti che risulta pagato per esso con lire sedici in data 31 luglio 1442 (Poggi, 1909, doc.677). L’opera in esame, al pari di quasi tutte le altre vetrate delle tribune, è stata oggetto di scarsa attenzione da parte della critica (almeno fino alla mostra ghibertiana del 1978) che, in genere, si è limitata ad un breve giudizio complessivo su di esse. Fu il Poggi, nel 1909, il primo studioso ad occuparsi separatamente di tutte le vetrate della cattedrale fiorentina con la pubblicazione dei documenti ad esse relativi da lui ordinati e riassunti poi in breve commenti su di ogni singola opera (per la vetrata in questione vedi Poggi, 1909 p.LXXXIV). Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici, come pure delle personalità dei diversi maestri vetrai, fu tentata nel 1938 dalla Van Straelen, il cui giudizio critico fu però in parte falsato dal cattivo stato di conservazione in cui si trovavano le opere; in particolare, nella vetrata di S.Barnaba la studiosa crede di riconoscere il modello del Ghiberti nei volti dei tre santi (Van Straelen, 1938, pp. 70, 71) arrivando ad ipotizzare un intervento diretto dell’artista in fase esecutiva, mentre è attualmente possibile notare il rifacimento ottocentesco almeno nei volti dei SS.Miniato e Reparata. La vetrata è ricordata espressamente anche dal Planiscig (1949, p.77) e dal Marchini (1978, p.552) che, accennando assieme ad altre, alla figura di S.Barnaba, ne mette in rilievo il senso di maestà derivato soprattutto da manifestazioni esteriori, quali la posa monumentale e lo sfarzo decorativo delle vesti. L’opera inoltre, in occasione della mostra ghibertiana del 1978 è stata studiata accuratamente da E.Neri (pp.241-243) anche in rapporto all’opera complessiva del Ghiberti e dei contemporanei a lui stilisticamente vicini. Per quanto riguarda l’iconografia da notare nel S.Barnaba la presenza del ramo d’olivo, attributo caratteristico delle rappresentazioni toscane del Santo e simbolo delle vittorie riportate dai fiorentini sui senesi e sugli aretini nel corso del XIII° secolo (cfr. E.Neri, 1978, p.241)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188131
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • ISCRIZIONI sotto il Santo in alto - SANTUS BARNABAS - Bernardo di Francesco - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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