Profeti (?)
vetrata,
post 1439 - ca 1440
Ghiberti Lorenzo (attribuito)
1378 ca./ 1455
Bernardo Di Francesco (attribuito)
notizie 1400-1449
Vetrata cuspidata divisa in due registri
- OGGETTO vetrata
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MISURE
Altezza: 610 cm
Larghezza: 140 cm
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ATTRIBUZIONI
Ghiberti Lorenzo (attribuito): disegnatore
Bernardo Di Francesco (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La vetrata fu commissionata a Bernardo di Francesco il 22 aprile 1439 (Poggi, 1909, doc.628) assieme a quella sovrastante la cappella di S.Tommaso specificando che dovevano essere “illius qualitatis et perfectionis” od anche migliori delle tre da lui già eseguite per la tribuna di S.Zanobi; nello stesso documento gli venivano allogate anche le finestre sopra la cappella di S.Bartolomeo e S.Stefano. In data 14 ottobre 1440 è registrato un pagamento a Bernardo di lire quattordici per la vetrata in esame (Poggi, 1909, doc.646) e l’8 novembre del medesimo anno si pagavano lire otto al Ghiberti per il “disegno della sopradetta finestra” (cfr. Poggi, 1909, doc.647; in questo documento non si specifica di quale vetrata si tratti, ma se dobbiamo prestar fede all’ordinamento del Poggi, il “sopradetta”, deve riferirsi all’opera in discussione che è menzionata nel documento immediatamente precedente). Il maestro vetraio veniva saldato il 29 dicembre 1440 (Poggi, 1909, doc.648) quando la vetrata era già stata eseguita e messa a posto. L’opera in esame, al pari di quasi tutte le altre vetrate delle tribune è stata oggetto di scarsa attenzione da parte della critica che, in genere, si è limitata ad un breve giudizio complessivo su di essa. Fu il Poggi, nel 1909, il primo studioso ad occuparsi di tutte le vetrate della cattedrale fiorentina con la pubblicazione dei documenti ad esse relativi, da lui ordinati e riassunti poi in brevi commenti su ogni singola opera (per questa vetrata vedi p.LXXXIV). Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici come pure della personalità dei diversi maestri vetrai, fu tentato nel 1938 dalla Van Straelen; in particolare, riguardo all’opera in questione, la studiosa osserva come lo schema compositivo, sicuramente ghibertiano, sia stato in parte alterato dai restauri eseguiti nel corso dei secoli che ne hanno mutato gli originari rapporti cromatici (Van Straelm, 1938, p.69)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188128
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1989
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0