Profeti

vetrata post 1439 - ca 1441

Vetrata cuspidata divisa in due registri

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ piombatura/ pittura
  • MISURE Altezza: 610 cm
    Larghezza: 190 cm
  • ATTRIBUZIONI Ghiberti Lorenzo (attribuito): disegnatore
    Domenico Di Piero Da Pisa (attribuito): Realizzatore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vetrata fu commissionata assieme a quella sovrastante la cappella di S.Paolo (Poggi, 1909, docc.630, 631) a Domenico di Piero da Pisa il 22 aprile 1439. In precedenza, il 16 aprile del 1432 (Poggi, 1909, doc.597) era stata allogata a Bernardo di Francesco insieme ad altre tre della medesima tribuna di San Zanobi (dovevano raffigurare scene della vita della Vergine, ma questo tema venne in seguito abbandonato); l’allogagione gli fu in parte revocata il 10 aprile 1437 (Poggi, 1909, doc.617). Con ogni probabilità il disegno fu fornito da Lorenzo Ghiberti: il doc.615, dell’ottobre 1436, registra infatti un pagamento a detto maestro per il “disegnio di 4 finestre di vetro pe’ lui fatte a stanza de l’opera pella chapella e tribuna di santo Zanobi”; benché non venga specificato di quali vetrate si tratti, possiamo dedurre che si riferisca alle quattro laterali, in quanto la vetrata centrale, sopra la cappella di S.Zanobi, era stata separatamente allogata ed eseguita da Bernardo di Francesco e Francesco di Giovanni già nel 1432-34 (cfr.Poggi, 1909, docc.596, 602, 603, 604). La finestra risulta messa a posto nel novembre del 1441 (Poggi, 1909, doc.631). L’opera in esame, al pari di quasi tutte le altre vetrate delle Tribune, è stata oggetto di scarsa attenzione da parte della critica che, in genere, si è limitata ad un breve giudizio complessivo su di esse. Fu il Poggi, nel 1909, il primo studioso ad occuparsi di tutte le vetrate della cattedrale fiorentina con la pubblicazione dei documenti ad esse relativi, da lui ordinati e riassunti poi in brevi commenti su ogni singola opera; riguardo a questa vetrata (vedi pp. LXXXV, LXXXVI, n.1) egli ritiene probabile un’attribuzione al Ghiberti dopo aver esaminato il contenuto, per altro non molto preciso, dei documenti sopra citati. Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici, come pure delle personalità dei diversi maestri vetrai, fu tentata dalla Van Straelen nel 1938; per l’opera in questione, la studiosa (v.p.79) sembra condividere l’attribuzione ghibertiana ed osserva come anche lo schema compositivo e la posa dei personaggi corrisponda allo stile del maestro, nonostante i numerosi restauri, visibili soprattutto nei volti e nelle vesti, ne abbiano alterato l’aspetto originario
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188122
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • ISCRIZIONI sotto il profeta in alto a sinistra - AZO(...) - Domenico di Piero da Pisa - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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