balza - manifattura di Alençon (prima meta' sec. XIX)

balza, 1800 - 1849

La balza di merletto a point de France, probabilmente utilizzata per arredamento, rappresenta un motivo a grandi ovali divisi tra loro da formelle quadrilobate decorate a 'grillage' nel bordo e all'interno con fiori. All'interno degli ovali sono eseguiti vari motivi floreali o a candelabra che scandiscono ritmicamente il disegno. Nella parte superiore, intercalando tra un ovale e l'altro, sono due colombe affrontate sovrastate da drappeggi; nella parte inferiore insieme ai motivi floreali appaiono quelli di torce incrociate e di trofei. I motivi decorativi sono collegati tra loro da barrette 'picoteés', fondo tipico del point de France

  • OGGETTO balza
  • MATERIA E TECNICA filo di lino/ merletto ad ago
  • MISURE Altezza: 49 cm
    Lunghezza: 400 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Alençon
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
  • INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il merletto detto 'Point de France' fu il primo tipo di merletto eseguito in Francia dal 1665 in poi, allorché furono istituite le manifatture reali di Colbert. L'ispirazione di tale lavoro derivava dai merletti veneti, a rilievi, che come questi erano eseguiti in pezzi separati, collegati poi, nell'ultima fase del lavoro da barrette ricamate a punto occhiello. Dopo il primo periodo in cui Colbert, per impiantare le manifatture si avvalse di lavoranti veneziane e di modelli italiani, le lavorazioni acquisirono una loro autonomia sia tecnica che disegnativa, in quanto i disegni vennero suggeriti dagli artisti di corte, che imposero uno stile ben preciso e riconoscibile, soprattutto per un modo di impostare i motivi decorativi più organico e scandito simmetricamente da elementi architettonici. Il primo disegnatore che lanciò tale impostazione decorativa fu Jean Derain (1618-1682) attivo alla corte di Luigi XIV, dove i suoi disegni furono utilizzati per una produzione assai differenziata. L'impostazione disegnativa di questo pezzo, con i motivi di memoria architettonica a candelabra, i baldacchini, riportano indubbiamente alla Francia di quegli anni come suggerisce A. Kraatz in Merletti Palazzo); nell'articolo citato l'autrice ipotizza inoltre l'appartenenza dell'esemplare a Maria Teresa, moglie di Luigi XIV, per i motivi eseguiti: i colombi, simbolo di vincolo coniugale, il monogramma, non chiaramente identificabile nel decoro del bordo e per il piccolo motivo di un sole posto al centro del primo ovale, emblema di Luigi XIV. Tuttavia confrontando il pezzo con altri rari e importanti Point de France ed esemplari conservati al Museo Cooper Hewitt di New York (inv. 1950.121.36; 1960.50.64;1962.50.68), di provenienza fiamminga e databile al XVIII secolo, si deduce che tali motivi erano molto usati fuori della Francia e anche dopo la morte del Re Sole. Infatti il pezzo n. 1692.50.68 di cui è conservata la foto a Palazzo Davanzati riproduce motivi assai simili ed è appartenuto a Massimiliano Emanuele di baviera e Teresa Cunegonda figlia di John Sobiesky di Polonia, il matrimonio dei quali risale al 1695. Un pezzo simile è conservato al Metropolitan Museum di New York (09.68.206) eseguito per l'imperatore Carlo IV ed Elisabetta Cristina di Brunswich. I citati pezzi di Point de France, così rari per datazione e qualità non presentano mai un simile motivo a medaglioni, che Kraatz ipotizza di ascendenza orientale e ripreso da tappeti che la corte di Francia acquistava in ampia quantità, nè elementi misti, quali i vasi, i trofei, le fiaccole, i baldacchini e le colombre. Si suppone pertanto che il pezzo conservato a Palazzo Davanzati, nonostante la ripresa di motivi decorativi tipici di quegli anni, non sia appartenuto a Luigi XIV, e che il gusto di riunire molti elementi decorativi di varia provenienza non fosse tipico della produzione di Point de France di quegli anni, ma piuttosto emblematico del revival ottocentesco che interessò tutta l'Europa. Si suppone che il pezzo sia stato eseguito nei centri francesi di Argentan e Alençon, dove molta produzione ottocentesca presentava la stessa consistenza esecutiva e lo stesso gusto di ripresa di motivi degli stili precedenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900162440
  • NUMERO D'INVENTARIO Tessuti antichi 1528
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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