Perspectiva Religiosorum o Tebaide

dipinto, ca 1460 - ca 1470

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • MISURE Altezza: 75 cm
    Larghezza: 110 cm
  • ATTRIBUZIONI Paolo Uccello (1397/ 1475)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Paolo Uccello (seguace)
    Maestro Del Trittico Carrand
    Maestro Di Karlsruhe
    Maestro Di Quarata
    Antonio Di Paolo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, allora nei depositi degli Uffizi, venne segnalato dal Gamba, che lo assegnò alla scuola di Paolo Uccello, seguito dalla maggior parte della critica Una diretta attribuzione all'artista è proposta invece dal Boeck e accettata da altri. Il Longhi (1928) lo attribuì prima al `Maestro del Trittico Carrand' cioè Giovanni di Francesco del Cervelliera, ma lo riportò poi a Paolo; la prima proposta del Longhi fu accolta dal Berenson. Fu assegnato in seguito alle presunte personalità del `Maestro di Karlsruhe' (Pudelko 1935) o del `Maestro di Quarata (Salmi), che oggi si tende nuovamente ad identificare come fasi dello stesso Paolo Uccello. Concorde nel respingere la precocissima datazione del Boeck intorno al 1420, la critica ha proposto di collocare l'opera al 1445 circa (Paatz), verso il 1450 (Micheletti) oppure intorno al sesto-settimo decennio. Riteniamo quest'ultima la più probabile, accogliendo anche i raffronti proposti dalla Giovannozzi e dal Berti con la predella di Urbino (Galleria Nazionale delle Marche) eseguita da Paolo in questa sua fase tarda (documenti di pagamento del 1465 e 1469). Il soggetto dovrebbe illustrare, come propone il Parronchi (1957) in uno studio specifico, il `De oculo morali', un trattatello del XIII secolo di Pierre Lacepierre de Limoges, in cui i problemi dell'ottica vengono interpretati come allegorie morali ad uso della vita dei religiosi. Improprie sarebbero pertanto le precedenti indicazioni del soggetto come "Tebaide" o "scene di vita eremitica", così come l'ipotesi del Pudelko (1935) che gli episodi raffigurati derivino dai perduti affreschi che secondo il codice magliabechiano (ed. Frey, 1892) Paolo avrebbe eseguito nel Convento degli Angeli ma che secondo il Vasari rappresentano storie di San Benedetto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900159210
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 5381
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Paolo Uccello (1397/ 1475)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1460 - ca 1470

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'