angelo adorante

scultura, ca 1296 - ca 1302

n.p

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • MISURE Profondità: 22 cm
    Lunghezza: 108 cm
    Larghezza: 62 cm
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO piazza del Duomo, 9, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I due angeli furono pubblicati per la prima volta dallo Swarzensky che li vide nella collezione Bardini e li attribuì ad un allievo fiorentino di Arnolfo. La Schottmül ler, per prima, ne identificò la provenienza dal portale sinistro del duomo realizzato nell'ambito dei lavori di costruzione e decorazione della facciata della cattedrale diretti da Arnolfo di Cambio. Anche il Keller ritenne le opere di un aiuto arnolfiano e notò 'affinita' tra la testa dell'angelo a sinistra e quella dell'angelo a destra nella tomba romana di Bonifacio VIII. Le lievi differenze stilistiche tra i due angeli, già evidenziate dal Salmi, sembrano dovute alla presenza di due mani diverse. All'autore dell'angelo di destra Salmi attribuisce anche una testa virile da lui rintracciata al museo archeologico di Firenze. Tale differenza di mani è stata ribadita anche recentemente nel catalogo della mostra fiorentina da E. Neri Lusanna. Un accostamento ad Arnolfo non è per tutti gli studiosi scontato: il Weinberger li riteneva opera della bottega dei Talenti, la Romanini non li inserisce tra le opere autografe di Arnolfo. Carli non vi vede assolutamente l'intervento diretto di Arnolfo. Per la Pomarici i due angeli non sembrano da ricollegare al complesso decorativo della facciata del Duomo. I due angeli che si trovavano nei pennacchi della lunetta del portale a sinistra della facciata del duomo, furono rimossi insieme alle altre statue nel 1588 e se ne persero le tracce. Secondo la Neri Lusanna sembra di poterli identificare in due angeli raffigurati nella parte tergale del presbiterio della badia di S. Anna presso gli Orti Oricellari in una stampa di Emilio Burci del 1832. E' probabile che da questa proprietà li abbia acquistati il Bardini che successivamente li donò, insieme ai due angeli volanti al Museo del Bargello. Nel 1936, come si evince dalla documentazione conservata presso l'Archivio dell'Opera, i due angeli passarono in deposito al Museo dell'Opera del Duomo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900153345
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Sculture 443
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1296 - ca 1302

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'