Mercurio/ allegoria della Pittura
Il vano scale, a pianta quadrata è interamente decorato. In linea con chi sale le scale è collocata una volticina finta. In essa il punto di vista è posto in maniera tale che il visitatore che sale risulta nella posizione corretta per godere in pieno l'illusione. Al livello del pianerottolo del primo piano è posta la figura di Mercurio, statua in grigio inserita nella lunetta. Giunti al pianerottolo che da nella locanda, nel corridoio del vano scale, si aprono finte prospettive sormontate da finti specchi; sulla seconda porta del pianerottolo una una finta statua a mezzo busto. Due cartigli sono posti uno sopra la figura di Mercurio con scritta: "aequa Potestas" e l'altro sul lato opposto. Gruppi di colonne con corinzi chiudonogli angoli del vano scale. Putti dalle forme mosse sorreggono uno stema e recano in mano corone, sull'arco della finestra chiusa a semicerchio. Grossi vasi da giardino sono inseriti in nicchie a forma di cartiglio nei 4 angoli della stanza. Le finte finte strutture architettoniche si aprono in alto nel vano della porta circondata per intero, da una balaustra continua. La volta è decorata con la rappresentazione allegorica della pittura e delle arti. In primo piano si trova una donna con un leggio e un bambino con un compasso in mano. CONTINUA IN OSS
- OGGETTO decorazione pittorica
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vano scala non è citato nelle fonti. L'androne della casa non lascia supporre niente di particolare, sicchè gli affreschi del vano scala rappresentano una vera sorpresa per chi varca la soglia. Essi rappresentano sia sulle parreti che sulla volta un o degli esempi migliori per ciò che riguarda la decorazione pisana nel XVIII sec. La volticina nel vano scale, ricorda "in piccolo" lo scalone del palazzo reale di Portici. Si tratta di un architettura illusionistica che risente della lezione bibbianesca per il ritrovato della prospettiva angolare che è collocabile dopo l'ultimo trentennio del XVIII sec. La struttura delle quadratture è tipica di altre viste a Pisa: da il senso della "chiusura", della mancanza di apertura nonostante il vano luminoso della volta. L'uso dei cartigli, delle volute, di puri elementi decorativi è già vicino al gusto rococò. Le strutture architettoniche servono del resto ad aprire la prospettiva verso l'occhio aperto sul cielo su cui volano le figure allegoriche. La decorazione quadratturistica è molto mossa e varia. Le finte statue ricordano quelle del salone nel palazzo Silvatici e le soppraporte di casa Canale. Come negli altri esempi di quadrature che rivestono l'intera stanza, qui gli elementi architettonici sono fusi con quelli fantastici e reali dando luogo ad una visione unitaria. Le finte architetture non danno la sensazione di pesantezza perchè non servono al sostegno del soffitto, che è decorato con una volta celeste su cui si stagliano putti e allegorie
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900143481
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0