autoritratto di Pieter Paul Rubens

dipinto ca 1625 - ca 1630

Ritratti: autoritratto di Pieter Paul Rubens

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Rubens Pieter Paul (1577/ 1640)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza nelle raccolta fiorentina di due Autoritratti di Rubens pone un problema storico molto complesso. L'iscrizione in francese a tergo del ritratto, redatta nella stessa maniera di quella a tergo dell'autoritratto di Jordaens (n. 54), potrebbe suggerire forse l'arrivo a Firenze all'inizio del regno dei Lorena. Nel dicembre 1671, il cardinale Leopoldo cercava un ritratto di Rubens per la sua raccolta di ritratti di artisti. Essendo venuto a conoscenza che la Signora Duarte di Anversa ne possedeva uno, si informò, tramite Mons. Airoldi, nunzio a Bruxelles, del prezzo del quadro. Airoldi rispose il 16 gennaio 1672 che un certo de Voet di Anversa aveva un ritratto di Rubens e uno di van Dyck, entrambi eseguiti da quest'ultimo (ASF, Mediceo, Filza XXI, Lettere artistiche di diversi; cfr. W. Prinz, 1971 p. 95). Non si conosce il seguito della trattativa, che con ogni probabilità non andò a buon fine. In una lettera indirizzata a Cos(..) nel 1683 (W. Prinz, 1971, p.123), Cosimo III scrive di possedere un Autoritratto di Rubens "veramente il più bel ritratto forse che sia nella stanza (degli autoritratti)"; si tratta probabilmente del ritratto presentato qui sotto (nr. 84). Secondo il manoscritto di Mols nella Biblioteca reale di Bruxelles, il ritratto proverrebbe dalla collezione dell'elettore palatino Johan Wilhelm von Neuburg, cognato del principe Ferdinando. E' probabile però che si tratti di una confusione con il ritratto di Isabella Brant. E' presente negli inventari della Galleria dopo il 1704. Lo Smith ebbe a notare che soltanto la testa era originale in quanto il resto era stato aggiunto per dare al dipinto le stesse dimensioni degli altri ritratti della raccolta. Il Rooses vi ha scorto una pittura molto secca, eseguita superficialmente, che si distingue per l'agilità del tratto, ritenendo le spalle originali e aggiunta soltanto la metà inferiore. Il problema essenziale del dipinto, riconosciuto come uno dei rari autoritratti del maestro, consiste in effetti nel modo in cui la tavola è montata, con l'aggiunta di una striscia a destra e di un'altra parte in basso. Si tratta in realtà di un ritratto di cm. 40 x 60 ca., tagliato in due da una fenditura. La pulitura non ha permesso di stabilire se questa spaccatura dipenda da cause naturali o dal fatto che la tavola è composta di diversi pezzi di legno. La materia pittorica delle parti aggiunte è priva di vitalità. Sono state proposte due date diverse: la prima al 1618 ca. da Oldenbourg, per i confronti con le sembianze di Rubens nei Quattro filosofi; la seconda, più verosimile per ragioni di età, al 1628 circa, da Rooses, Gluck, Burchard e Evers. L'Autoritratto è stato recentemente illustrato da M. Jaffe in una comunicazione nel Convegno Rubens di Anversa (29 giugno 1977)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900129508
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 1890
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • ISCRIZIONI a tergo - Portrait de sieur P. P. Rubens de sa propre main -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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