falco che minaccia dei polli

dipinto, ca 1650 - ca 1674

Soggetti profani. Animali: falco; polli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 109 cm
    Larghezza: 133 cm
  • ATTRIBUZIONI Boel Pieter (1622/ 1674)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dalla Galleria di Vienna, 24 aprile 1821, per completare la permuta del 1792 (Giornale, 1784-1825, c. 99: "Dalla Galleria Imperiale di Vienna. Un quadro in tela dipinto da Giovanni Fyt, rappresentante dei polli in scompiglio... alto b.1 s.17, largo b. 2 s. 4"). Anche citato in ASG, filza XI, 1821, n. 18; Inv. 1825, n. 2319. Quest'opera non era in origine tra quelle destinate alla permuta tra la Galleria di Vienna e quella di Firenze. La direzione della Galleria Reale di Firenze avrebbe preferito un quadro di Melchior d'Hondecoeter o di Jan Huysum. Più volte le autorità toscane, attraverso numerose lettere al principe di Rosemberg, avevano chiesto di rispettare la convenzione (ASG, Filza XXVII, 1795, n. 14; XXVIII, 1796-1797, n.14 bis), ma non fu possibile evadere la richiesta in quanto Vienna era troppo povera di opere dei due artisti; fu dunque proposto in cambio il dipinto attribuito al Fyt, "che..è parso bello". L'attribuzione a Boel si deve a Zoege van Manteuffel, per il confronto con l'incisione raffigurante uno "Sparviero che minaccia le anatre", che è la sesta tavola della serie "Diversi uccelli" (Bartsch). I dipinti di animali di Boel, tralasciando la serie in rapporto alla manifattura dei Gobelins per la quale presentiamo un esempio inedito (vedi n. 8 del Catalogo, "Rubens e la pittura fiamminga del Seicento", Firenze 1977), sono molto rari. A. von Wurzbach cita gli Uccelli del Museo arciepiscopale di Kremsier (Cecoslovacchia). A. Pompe de Mirimonde, 4, p. 140, fig. 20, ha pubblicato un dipinto raffigurante Animali da cortile con una scimmia ed un asino, del Museo delle Belle Arti di Soissons, attribuito in precedenza al Castiglione. Il "Falco che minaccia i polli" ha avuto una notevole influenza su David de Conick, uno degli allievi di Boel, nel "Falcone che minaccia le anatre" (già Amsterdam, Rijkmuseum, n. A618, e Burghley House, coll. Earl of Exeter). E' opportuno restituire anche a David de Coninck il Falco che minaccia i polli e le anatre (Madrid, Prado, n.1527) recentemente pubblicato da M. Diaz Padron, I, 1975, p. 146) come Fyt. La nostra proposta si fonda su due ragioni: l'inventario del 1746 della raccolta di Filippo V a La Granja cita questo dipinto come "mano di David flamenco"; inoltre i conigli che a destra mangiano verdura costituiscono un tema abituale in David de Coninck, che per questa ragione nella Schildershent di Roma - libera associazione dei pittori fiamminghi ed olandesi viventi in questa città - fu soprannominato "Rammelaer" ossia coniglio. Il dipinto di Madrid deriva in maniera più sciolta da quello di Firenze, nel quale si riscontrano quasi puntualmente il rapace e il volatile spaventato in primo piano a sinistra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900129504
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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