portale architravato di Bigarelli Guido detto Guido da Como (bottega) (sec. XIII)

portale architravato,

Grande portale in marmo bianco e verde di Prato compost da due piedritti in marmo verde, sui quali si impostano due diversi capitelli che sorreggono un architrave istoriato (vedi scheda nr. 23) sovrastata a sua volta da una decorazione a motivi vegetali, al di sopra dei quali si imposta una lunetta composta dall'intarsio di due marmi di colore diverso bianco e verde di Prato organizzata a raggiera a sua volta racchiusa entra una cornice composta da n motivo a foglie d'acanto. Sopra l'architave, al centro, era appoggiata finoa pochi anni fa una satua a tutto tondo raffigurante S. Pietro

  • OGGETTO portale architravato
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    pietra serena
    marmo verde di Prato
  • ATTRIBUZIONI Bigarelli Guido Detto Guido Da Como (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Pier Maggiore
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1821 il Tolomei interpretando il maniera arbitraria un passo delle vite del Vasati, attribuiva il restauro di questa chisa, che venne effettuato nel 1262, a Nicola e Giovanni Pisano ponendosi per questo in contrasto con il Ciampi che attribuiva la facciata ed il portale ad un artista fiorentino come Bono; più evasivo invece è il Tigri che nel 1854 non prese a favore di queste due tesi alcuna posizione. Più preciso appare invece Adolfo Venturi che mezzo secolo dopo, basandosi quasi esclusivamente sui caratteri stilistici dell'opera attribuì questo portale e il relativo architrave ad un gruppo di scultori molto vicini a quelli che avevano lavorato nella Pieve di Arezzo, anche se vedeva in questa realizzazioni di San Pier Maggiore a Pistoia unamaggiore raffinatezza che non si riscontrava nelle maestranze di Arezzo e per questo arrivò persino ad inturire una dipendenza da un artista come Guido da Como, precorrendo di quasi mezzo secolo le opinioni che saranno del Salvini (1966) e della Garzelli (1969). Attribuiti nel 1927 e 1928 a Guidetto del Salmi e dalla Schmarson per i diretti confronti stilistici con opere di questo autore, come il pulpito del Duomo di Barga e quelli di Buggiano l'opera è stata successivamente assegnata dal Salmi nel 1949 ad un artista o più artisti di diretta discendenza da Guidetto e su tale tesi concorderà anche il Rauty che nel 1967 riprenderà l'ultima attrbuzione del Salmi non prendendo in considerazione l'intervento del Salvini fatto in occasione del I° Convegno sul romanico pistoiese del 1964. Un portale simile a questo, anche se con ornamentazioni meno raffinate e molto più antiche, lo si ritrova nella chiesa di S. Paolo all'Orto ed in qulla di San Giovanni a Lucca. Come in un libro figurato coì in questo prospetto è concentrato, come un complesso sistema simbolico inconografico, tutta la storia del peccato e del suo superamento attraveso il trionfo della chiesa che se qui nel portale tocca momenti di grande espressività si svolge invece pienamente lungo tutta la facciata, dove questo racconto viene descritto con cadenze ritmche molto più allentate. le quali tendono tutte però a concentrarsi nell'architrave dove è appunto raffigurato nella consegna delle "Chiavi a San Pietro" uno dei momenti culminanti della storia della salvezza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900127659-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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