fastigio d'altare, elemento d'insieme di Giovanni di Bartolomeo Cristiani detto Giovanni da Pistoia, Braccini Andrea di Pietro, Buti Onofrio (ultimo quarto sec. XIII, sec. XIV, sec. XV)
fastigio d'altare,
1275 - 1299
Braccini Andrea Di Pietro (notizie Dal 1378/ 1391)
notizie dal 1378/ 1391
Buti Onofrio (notizie Sec. Xv)
notizie sec. XV
La parte sommitale è decorata da ventitre stelle dorate. I cori angelici sono compresi entro una incorniciatura architettonica composta da un loggiato dove le colonnette tortili del fusto, internamente smaltato di verde sorreggono archi pensili binati acuti e trilobi
- OGGETTO fastigio d'altare
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura
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MISURE
Larghezza: 215
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ATTRIBUZIONI
Giovanni Di Bartolomeo Cristiani Detto Giovanni Da Pistoia (notizie 1370-1396): disegnatore
Braccini Andrea Di Pietro (notizie Dal 1378/ 1391)
Buti Onofrio (notizie Sec. Xv)
- LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il completamento dell'opera è testimoniato dal contratto stipulato il 24 dicembre 1394 con una compagnia di orafi tra cui si registrava un fiorentino operoso a Pistoia, cioè Nofri di Buto e il pistoiese Atto di Piero Braccini. Gli artefici si impegnavano a consegnare l'opera due anni dopo. A lavori iniziati però gli Operai non apprezzarono il progetto steso dai due orefici che vollero far disegnare il coronamento al pittore pistoiese, Giovanni di Bartolomeo Cristiani, artista di lungo corso e provata qualità, allora alla fine della propria carriera. Il 10 agosto 1395 fu sottoscritto il nuovo contratto, in un primo momento fu eseguita la parte centrale con il Cristo Benedicente nella Mandorla circondata da cherubini poi, a partire dal 1397 furono eseguiti cori angelici. Tale parte del coronamento segna un cambiamento di gusto all'interno dell'altare di San Jacopo, un gusto nuovo e più inquieto e sperimentale, aperto a molteplici direzioni di ricerca, non ultima delle quali era il raffinato estetismo di un linguaggio quasi "ghibertiano" (Gai, 1984). Pur nell'armonioso risultato finale Lucia Gai ha distinto tra i cori angelici le figure realizzate da Atto Braccini, più astratto e rigido, privo di finezze nel modellato e Nofri di Buto, personalità "più colta e delicata". Il primo forse, autore della Maestà, e dei cori angelici di destra e altri angeli inginocchiati a sinistra in cui risulta più difficile arrivare ad una distinzione efficace
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900126097-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0