Dio Padre benedicente

placchetta di croce processionale,

Figura a mezzo busto entro cornice polilobata

  • OGGETTO placchetta di croce processionale
  • MATERIA E TECNICA argento/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Ghiberti Lorenzo (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce in esame venne esposta nel 1899 all'Esposizione d'Arte Antica di Pistoia, con il n. 362 e la datazione generica al XV secolo e riprodotta, assieme ad altre, nell'album illustrato che accompagnava il sommario catalogo alla foto n. 11. Successivamente è tornata esposta alla Mostra di Arte Sacra Antica del 1950, sempre a Pistoia. Nel 1952 il Marchini (1952, p. 183) la pubblicava, raggruppandola con altri due reliquiari, quello di S.Jacopo e quello di S.Eulalia entrambi nel Museo Capitolare, proponendo per l'intero gruppo il nome dell'orafo Guolandi come artefice. L'attribuzione non trovava conferma in seguito. Recentemente questa croce, già a Vignole (Quarrata, 1919), è stata oggetto di collegamenti con altre croci, di fattura simile conservate nel pistoiese, di ambiente artistico-ghibertiano, quali quella della parrocchiale di Montemagno (Quarrata) (Paolucci, 1975, p.38), e quella di Vinacciano, oggi al Museo Diocesano di Pistoia, datata 1420 (Chiarini, 196, p.10). La croce in esame, datata 1421, si presenta come un importante manufatto di diretta origine ghibertiana, non tanto dalla formella con la crocifissione della "porta nord" del Battistero fiorentino, quanto da un momento leggermente successivo, al tempo cioè di oreficerie più o meno coeve, quali la croce in argento sbalzato della Basilica dell'Impruneta, già attribuita a Ghiberti stesso dal Krautheimer (1937, p. 77). La data 1421 della croce già a Vignole ci indirizza inoltre verso le ultime formelle della Porta Nord del Battistero, eseguite, secondo Krautheimer, tra il 1416 ed il 1419 circa, e che manifestano, specialmente in certe fisionomie, delle caratterizzazioni maggiori da spunti classici ben precisi, venendo ad anticipare in parte il discorso artistico che Ghiberti svolgerà nei rilievi del Fonte Battesimale di Siena (dopo il 1425). A sostegno di tale ipotesi si possono fare precisi confronti: la figura della Madonna Dolente della croce di Vignole deriva, specialmente nella trattazione del panneggio che ha perduto un po' le asprità del gotico rigoroso, della Madonna della formella con "L'Andata al Calvario" della Porta Nord. La stessa testa del S.Giovanni dolente della croce in esame, stilisticamente si presenta di un classicismo "patetico" ed espressivo che sarà caratteristico in seguito, nel terzo decennio, di altre correnti più all'avanguardia, quali quella donatelliana-michelozziana. Anche il Marchini, pur notando la stretta cultura ghibertiana della croce già a Vignole, ne precisava la nuova morbidezza della massa rispetto ai prototipi caratterizzati invece da un modellato tagliente e spesso virtuosistico dei panneggi. Qualitativamente la croce di Vignole, è avvicinabile di più a quella di Montemagno, che non a quella datata 1420 e quindi coeva già a Vinacciano, oggi al Museo Diocesano di Pistoia. Anche la qualità delle incisioni a bulino dei polilobi laterali, destinati agli smalti, è notevolmente più alta. Da notare che le lamelle hanno subito spostamenti di collocazione. Il San Matteo presente nel recto era destinato al verso dove sono le altre immagini degli evangelisti. L'immagine di S.Michele Arcangelo in basso, è importante perché riferita al santo titolare della chiesa di provenienza (Krautheimer, 1937; 1956; Chiarini, 1968; Paolucci, 1975; Lorenzo Ghiberti, 1978)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900123365-1.2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sul libro aperto - EGOS/ UMLUX/ MUNDI// -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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