San Domenico riceve il rosario dalle mani della Madonna
dipinto,
1705 - 1705
Bonechi Matteo (1669/ 1756)
1669/ 1756
Botti Rinaldo (1658/ 1740)
1658/ 1740
Del Moro Lorenzo (1677/ 1735)
1677/ 1735
n.p
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 500 cm
Larghezza: 930 cm
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ATTRIBUZIONI
Bonechi Matteo (1669/ 1756)
Botti Rinaldo (1658/ 1740)
Del Moro Lorenzo (1677/ 1735)
- LOCALIZZAZIONE Fiesole (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Affreschi nella volta, costruita nel 1685, come ricorda la Cronaca del Convento, su disegno di Guerrino Guerrini, definito maestro di camera di Ferdinando II. In questa occasione furono rialzati di un paio di metri gli antichi muri della chiesa e furono aperte le ampie finestre lungo le pareti della navata e il finestrone sulla facciata, intervento che permise una migliore illuminazione della volta, destinata ad essere affrescata. Ciò avvenne un ventennio più tardi, nel 1705, ad opera di Matteo Bonechi e di due suoi collaboratori, Rinaldo Botti e Lorenzo del Moro, come ci informa l'antica Cronaca del Convento; la parte degli affreschi raffiguranti cherubini e architetture, ovvero la loro parte ornativa, è opera di questi ultimi. Rinaldo Botti, quadraturista allievo di Iacopo Chiavistelli, lavorò soprattutto con Alessandro Gherardini, esercitandosi in particolare in composizioni architettoniche e prospettiche arricchite dalla presenza di putti, fiori, finti bassorilievi, quali si possono riscontrare nelle pitture di San Domenico; Lorenzo del Moro, suo allievo, collaborò anch'esso con i migliori pittori fiorentini del suo tempo, fra i quali il Bonechi (alcova in Palazzo Gondi, 1710-11), e realizzò fra l'altro alcune decorazioni complete (si veda, ad esempio, il soffitto con l'Assunzione di Maria in S. Margherita dei Ricci, del 1707). Si noti, in questi affreschi di San Domenico, la compiuta e armonica unità tra la parte architettonica e quella decorativa, pienamente valorizzata dalla luce che si diffonde nell'ambiente attraverso i finestroni progettati dal Guerrini. Del Bonechi sono, nell'arco d'accesso al presbiterio, "La Vergine consegna il Rosario a S.Domenico"; nell'arco della controfacciata "Stemma domenicano con due Virtù Teologali", e nel centro della volta la "Gloria di San Domenico". Prima importante commissione ricevuta dal Bonechi, questi affreschi di San Domenico sono ritenuti dalla critica una delle opere di più alta qualità del pittore, in una fase ancora vicina al Sagrestani, insieme al quale aveva lavorato nel 1702 ad una cappella di San Frediano in Cestello
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900118665-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0