autoritratto nello studio

dipinto, 1933 - 1933

Ritratti: autoritratto di Felice Carena. Interno: studio del pittore. Figure: ragazzo; donne; uomini. Nudi femminili: modella nuda. Oggetti: cavalletto; tele; panni. Fiori: rose bianche

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Carena Felice (1879/ 1966)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, 6, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La mancanza dei verbali della commissione d'acquisto del Comune per l'intervallo 1938-1957, non contribuisce certo a chiarire le motivazioni per la scelta di quest'opera, datata 1933 ed acquistata nel 1949. Unico documento rimasto è un buono di carico, guastato dall'alluvione del 1966, da cui risulta la data 22 maggio 1951 ed il prezzo pagato all'artista, £. 388.000. Non risulta che il quadro sia stato esposto dopo la Biennale del 1934, e deve quindi esser rimasto fino all'acquisto nello studio del pittore. La luce da sinistra illumina il nudo della modella, grande al vero, di forme e di modi ampiamente courbettiani, colonna rossa nel grigiore generale, con sottili notazioni cromatiche (il vezzo di coralli al collo, le righe turchine del panno). Le altre presenze nello studio sono difficilmente conciliabili sul piano iconografico: se i due uomini dietro l'abbozzo di Deposizione sembrano reggere il cristo, e la donna ai piedi, in vesti misere, potrebbe essere una pia donna, il ragazzino è quasi certamente un ritratto dal vero, forse un figlio dell'artista, così come i tratti della donna di fronte ricordano molto le fisionomie della signora Gazzaniga. La commistione di temi, sacro e profano, e di rimandi (il quadro entro cui il pittore si ritrae mentre lo dipinge; il tema della Deposizione che si prolunga nella realtà fuori della tela), pur non denunciando chiaramente le intenzioni dell'artista, sembra esser dettata da motivi più complessi di quelli compositivi. Del resto il processo compositivo si limita qui ad una enumerazione di singole figure, allineate una dopo l'altra tra le quinte delle due grandi tele. L'autoritratto di Carena, seduto a sinistra gode di una maggiore autonomia e di una luce diretta che gli permettono un'accensione cromatica nella testa (di cui accentua, come sempre, una forte somiglianza con Van Gogh): tutte le altre figure, tranne la modella nuda, sono immerse in un'atmosfera grigia e smorta, in una gamma ridotta i cui estremi sono a sinistra il cuscino rossiccio e a destra il cencio dello stesso tono panneggiato sul capo della contadina. Le enormi dimensioni della tela invece di dare spicco alle figure, contribuiscono a minarne la coerenza rappresentativa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900118108
  • NUMERO D'INVENTARIO Giornale GAM 1197
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2024
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - 1933 CARENA - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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