vaso - ambito peruviano (XIII-XV)

vaso, 1201 - 1500

Vaso lenticolare con fondo piatto, ansa a staffa e stretto collo cilindrico, con funzione funeraria. Sul corpo decorazione con fascia in rilievo con motivo a volute su fondo a "pelle d'oca", forse stilizzazione di onde marine. Colore nero tipo bucchero con macchie brune dovute a un difetto di cottura

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ stampo
  • MISURE Altezza: 18,8 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Peruviano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Chimù
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini"
  • LOCALIZZAZIONE Scuola Medica
  • INDIRIZZO Via Roma, 55, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso qui schedato appartiene alla collezione archeologica del Museo di Anatomia Umana Filippo Civinini, che è costituita per lo più da reperti precolombiani. La collezione è pervenuta la museo negli anni 1860-1870, in seguito al lavoro di scavo effettuato da Carlo Regnoli, medico e studioso dell'Ateneo di Pisa, durante una spedizione in Perù. Da questa spedizione, Carlo Regnoli riportò a Pisa i vasi precolombiani, resti botanici, alcune mummie e alcuni corredi funebri. Inoltre la collezione fu ulteriormente arricchita nel 1894 dalla donazione della baronessa Elisa de Boileau, costituita da materiale precolombiano affine a quello già presente nel fondo Regnoli. L'interesse per le civiltà precolombiane e per i loro resti archeologici ben si inserisce nel clima culturale dell'epoca, focalizzato sul positivismo darwiniano. La popolazione Chimù annoverava tra i suoi culti quello dell'oceano, interpretabile sia dal punto di vista simbolico (acqua come fonte di vita),sia dal punto di vista naturale (oceano come parte di un ecosistema complesso, richiamo per gli uccelli marini, a loro volta responsabili del guano, principale fertilizzante usato dalla popolazione per coltivare). I motivi decorativi artistici marini, a onde, erano dunque frequenti e collocabili nel suddetto contesto culturale religioso. La tecnica più utilizzata nella realizzazione di manufatti ceramici era quella a stampo, solitamente verticale, come nel caso del vaso qui schedato. Lo stampo consisteva in due valve matrici che costituivano ciascuna una metà del vaso in sezione verticale, che poi venivano unite. La tecnica permetteva anche la decorazione a "pelle d'oca", che veniva inclusa nello stampo ed era frequentemente utilizzata come fondo a motivi decorativi vari. Una delle tipologie ceramiche più diffuse era il vaso con ansa a staffa, con scopo cerimoniale e funerario. Spesso il corpo del vaso era di forma globulare, zoomorfa o fitomorfa. L'applicazione dell'ansa del vaso poteva avvenire in un secondo momento rispetto alla modellazione con stampo del corpo, oppure essere inclusa nello stampo stesso. Il materiale utilizzato per la ceramica era l'argilla delle terrazze fluviali o degli stagni, mischiata a sostanze sgrassanti varie. Il colore tipicamente nero, simile al bucchero, era ottenuto con cottura in atmosfera riducente, che poteva avvenire in forni o in buche all'aria aperta con una particolare tecnica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900113444
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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