vaso - ambito peruviano (XIII-XV)

vaso, 1201 - 1500

Vaso zoomorfo, con fondo piatto, a forma di felino e con funzione funeraria di colore nero tipo bucchero. Rappresenta un felino accucciato, a bocca aperta con la lingua che sporge; la testa e la coda sono a tutto tondo, mentre gli altri particolari sono a bassorilievo. Ansa a staffa e collo cilindrico verticale che sono stati applicati in un secondo momento insieme alle orecchie

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ modellatura
  • MISURE Altezza: 17.4 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Peruviano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Chimù
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini"
  • LOCALIZZAZIONE Scuola Medica
  • INDIRIZZO Via Roma, 55, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso in oggetto è stato rinvenuto grazie agli scavi effettuati da Carlo Regnoli in Perù nel 1869. Medico e studioso dell'Università di Pisa, essendo appassionato di archeologia, donò l'intera collezione al Museo di Anatomia Umana tra il 1860 e il 1870, dove si trovano tutt'ora. Si tratta di un vaso con funzione funeraria di colore nero che ricorda il bucchero, con testa di felino, stile tipico del regno Chimù. Il regno Chimù occupò la zona settentrionale del Perù prima dell'invasione degli Inca, che li sconfissero definitivamente tr ail 1462 e il 1470. La grande quantità di testimonianze che si conservano di questa cultura mostrano quanto fosse importate ancora all'epoca della conquista: gli Inca stessi furono influenzati dal modello del sistema stradale dei Chimù. Il colore nero, simile al bucchero, veniva ottenuto cuocendo i vasi in un'atmosfera povera di ossigeno: questo tipo di cottura era possibile solo in un forzo vero e proprio che permettesse la regolazione dell'apertura delle prese d'aria. Un altro studioso sostiene che tale colore potesse essere ottenuto con falò all'aperto creati all'interno di grandi buche scavate nel terreno, dove , una volta raggiunta una temperatura elevata, si aggiungeva ulteriore combustibile per poi coprire il fuoco con la sabbia, in questo modo si produceva fumo sufficiente a determinare questa colorazione. Il culto eliaco del felino era considerato di seconda importanza in epoca Chimù: probabilmente perchè il sole sulla costa arida e desertica non aveva molta importanza. Il culto del Sole si diffuse quando venne imposto alle popolazione della sierra e regredi nei Periodi Intermedi. Soltanto con l'arrivo degli Inca si riaffermò il culto del Sole
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900113437
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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