simboli dei quattro evangelisti

croce astile, post 1300 - ante 1399

Opera interamente in rame, forse un tempo dorato. Recto : all'estremità dei bracci vi sono quattro quadrilobi ; in quello in alto è incisa la figura del pellicano che nutre i suoi piccoli, nel braccio la Vergine avvolta in un grande manto e S. Giovanni col volto dolente poggiato su una mano, alla base dell'asta il Calvario col Teschio. Il Cristo (13x12), a tutto tondo, è rappresentato con i piedi uniti, le ginocchia piegate, vestito di un ampio perizoma a grandi pieghe, il petto dalla gabbia toracica assai marcata e le braccia spalancate con i tendini delle ascelle in rilievo ; il volto reclinato e con gli occhi già chiusi è circondato da una massa compatta di capelli ricadenti sul petto. La croce è inoltre decorata da racemi incisi lungo i bracci e all'incrocio di essi da losanghette sporgenti con all'interno un fiore a quattro petali ; lo stesso motivo sporge lateralmente dall'asta all'altezza delle gambe del Cristo. Verso : nella parte tergale i quadrilobi terminali portano incisi a mezza figura i simboli dei quattro Evangelisti : in alto l'aquila di S. Giovanni, nel braccio trasversale il bue di S. Luca ed il leone di S. Marco, in basso l'angelo di S. Matteo, tutti con le ali spiegate ed una sorta di ampio cartiglio. All'incrocio tra l'asta ed il braccio un altro quadrilobo

  • OGGETTO croce astile
  • MISURE Altezza: 51 cm
    Lunghezza: 28 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Firenzuola (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un bell'esempio di croce astile situabile in ambito trecentesco : presenta notevoli affinità (stessa tipologia del Cristo, della croce e dei simboli degli Evangelisti) con un'opera appartenente alla pieve di S. Maria a Poppiena (fraz. di Pratovecchio) che G. Cantelli (Catalogo, Poppi, "Mostra dei paramenti ed arti minori nelle chiese del Casentino", 1968, n. 151, figg. 130-131) data al XIV secolo, confutando l'opinione di M. Salmi ("L'oreficeria medioevale nell'aretino", in "Rassegna d'arte", 1916, pagg. 242-243) che la considerava un'opera quattrocentesca. Il corpo del Cristo di notevole bellezza è caratterizzato da uno schematismo formale riscontrabile in numerosi manufatti del periodo e così pure gli stilizzati simboli degli Evangelisti, inoltre ben si addice al gusto gotico sia il tipo di croce con i terminali quadrilobati, sia il motivo a racemi che la decorazione. La croce proviene dalla chiesa di S. Biagio a Brentosanico ed è ricordata da S. Casini (vol. II, pag. 248, 1914), nell'elenco di oggetti d'arte del comune ; egli ci informa dell'esistenza di altre due croci simili allora conservate a Firenzuola e nella chiesa di S. Bartolomeo alle Valli, purtroppo attualmente non rintracciabili
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900073340
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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