Purificazione di Maria
L’opera raffigura la presentazione di Gesù al tempio descritta nel vangelo di Luca (2.22-39), evento celebrato nella festa della Candelora che prende il nome dal rituale cattolico di benedizione delle candele simbolo della presenza di Dio (delle candele sono rappresentate sulla sinistra). Al centro della scena è ritratto il vecchio Simeone nell’atto di venerare il Bambino sorretto dalla Vergine, mentre sulla sinistra è riconoscibile san Giuseppe. La sacra famiglia recatasi al tempio per esplicare le disposizioni prescritte dalla legge giudaica volte alla consacrazione a Dio dei primogeniti maschi e, contemporaneamente, per adempiere alla purificazione della partoriente che per quaranta giorni dopo il parto non poteva avvicinarsi al tabernacolo. La purificazione consistente nell’offerta in sacrificio di un agnello e di una tortora offerta per il peccato. In questo caso l’agnello è rappresentato dal Cristo mentre la tortora viene raffigurata in basso a destra appena liberata dalla gabbia per mano di una donna. In basso a sinistra è raffigurato un bambino mentre cerca di trattenere una colomba bianca simbolo dello Spirito Santo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 220 cm
Larghezza: 160 cm
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ATTRIBUZIONI
Sorri Pietro (attribuito): pittore
Vini Sebastiano Detto Bastiano Veronese (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Museo nazionale di Villa Guinigi
- INDIRIZZO Via della Quarquonia, Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera, collocata inizialmente presso il secondo altare lungo la parete destra della chiesa di San Pier Maggiore intitolato alla Purificazione della Vergine, fu depositata (a seguito della demolizione dell’edificio disposta da Elisa Baciocchi)in un magazzino comunale. A seguito di un’erronea interpretazione iconografica (Presentazione della Vergine) il dipinto fu identificato con un’altra opera eseguita per la medesima chiesa attribuita a Sebastiano Vini, equivoco alimentato dall’esigua documentazione critica a disposizione e dallo scarso numero di opere da porre a confronto. L’esecuzione dell’opera - inizialmente collocata fra il 1593 e il 1595 (termine temporale corrispondente ad un soggiorno lucchese del Sorri)- è riconducibile al 1605 a seguito di una lettura chiarificatrice resa possibile da recenti restauri. Rispetto alle opere risalenti agli anni lucchesi l’artista mantiene l'organizzazione spaziale e compositiva mentre si discosta da esse per un maggior sviluppo cromatico, probabilmente dettato dalle influenze artistiche liguri con cui entra in contatto in seguito. I disegni preparatori relativi alla Vergine e alla donna posta in basso a destra si trovano al British Museum di Londra
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900067757
- NUMERO D'INVENTARIO III/9
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
2015
- ISCRIZIONI Sul telaio - 82/ INV.O COM.LE - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0