MARTIRIO DI SAN LORENZO
dipinto,
1645 - 1645
Lanfranco Giovanni (1582/ 1647)
1582/ 1647
Al centro, in primo piano, è San Lorenzo adagiato sulla graticola, dove viene trattenuto per un braccio da un aguzzino alla sua destra abbigliato in rosso e affiancato da un uomo che trasporta della legna. Alla sua sinistra un altro aguzzino sta attizzando il fuoco. Il santo, rivestito soltanto di un succinto perizoma bianco e ritratto in forte scorcio, volge il capo all'indietro verso sinistra dove il prefetto romano che ne ha decretato il supplizio, in veste gialla, è seduto su un seggio rialzato su cui è sospeso un tendaggio color ruggine. Al centro sono dei soldati in armatura che trattengono una folla di uomini che si accalca sulla destra. In alto due angeli portano la palma del martirio
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Lanfranco Giovanni (1582/ 1647)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
- LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione al Lanfranco è accolta senza discusiioni ed è confermata dal raffronto stilistico confermata dal raffronto stilistico con opere sicure, quali il "Martirio di S. Ottavio" a Parma. L'opera è segnalata dal Voss (1928) e dalla Della Pergola (1934). Le vicende storiche della tela sono abbastanza tormentate, in quanto, collocata in origine sull'altare Sardi, il terzo a sinistra, nella chiesa carmelitana di San Pier Cigoli soppressa nel 1866, venne trasferita in seguito nella Civica Pinacoteca di Palazzo Ducale, per poi essere collocata per qualche anno nei depositi del Museo Nazionale di Palazzo Mansi in attesa di restauro ed essere in ultimo destinata al Museo Nazionale di Villa Guinigi dove è esposta ancora oggi nella Sala XVII. Nella monografia sul Lanfranco del 1985 il Bernini, che appunto poté vedere il dipinto nei depositi, faceva riferimento ad un vecchio quanto drastico lavaggio eseguito in epoca imprecisabile, che aveva abraso in parte anche la firma e la data lasciatevi dal Lanfranco, cosicché non era stato in grado di leggere la terza cifra relativa al decennio (Bernini 1985, p. 151, nota 308). Il problema della collocazione cronologica rimane aperto in quanto nel 1909 la data era stata interpretata dal Campetti come 1645 (1909, p. 70), ma attualmente potrebbe essere anche letta come un 1636. Salvo la Belli, che nella prima edizione della Guida di Lucca interpretava la data come un 1675, pur comprendendo l'incongruenza essendo il Lanfranco deceduto nel 1647 (Belli 1953, p. 116), la critica accetta la collocazione al 1645, appropriata per le strette affinità rilevabili, sul piano della concitazione che anima la scena e dell'affollamento che sembra rivelare una sorta di horror vacui, con le opere condotte dal Lanfranco negli anni quaranta del Seicento durante il soggiorno napoletano, come lo Sbarco di San Paolo conservato a Pozzuoli (Cattedrale) e il Martirio di San Matteo (Napoli, Santi Apostoli). Il Bernini nota nel dipinto lucchese un rimando a Tiziano attraverso l'incisione eseguita nel 1571 da Cornelis Cort, dove l'incisore unisce elementi tratti dalle due versioni tizianesche del Martirio di San Lorenzo della Chiesa dei Crociferi (oggi dei Gesuiti) a Venezia e dell'Escuriale a Madrid (Bernini 1985, p. 110). Lo Schleier ha individuato nel disegno n. inv. 543 del Museo di Capodimonte a Napoli, preparatorio per la Resurrezione di Cristo realizzata nel 1644/45 per l'oratorio pistoiese di San Leone, uno studio per la gamba destra di San Lorenzo nella pala lucchese, ciò che sembra confermare una datazione al 1645 (Schleier 1980, p. 34, tav 46 b)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900067755
- NUMERO D'INVENTARIO 10
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Villa Guinigi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2000
2006
- ISCRIZIONI recto, in basso a sinistra - EQ(ues) LANF(rancus) PAR(mensis) F(ecit) 1645 (?) - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0