RITRATTO DI GIOVINETTO

dipinto, ca 1530 - ca 1530

Ritratto di giovanetto a tre quarti di figura e posto di faccia; con una mano poggiata su un tavolo. Capelli rossastri; il gioco cromatico si fonda sull'accendersi del rosa nelle tonalità carminio e lacca, con cangiantismi freddi e luminosi nel vestito, in contrasto col nero del sottabito e del cappello e con lo scuro del fondo. Cornice tardoseicentesca, dorata ed intagliata a giorno con ampi girali fitomorfi, a riccioli di foglie d'acanto e palmette

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 87
    Larghezza: 64
  • ATTRIBUZIONI Carucci Jacopo Detto Pontormo (1494/ 1557)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opinione tradizionale che il ritratto raffiguri un principe di casa Medici deriva da induzioni e non è basata su documentazione certa. Escludendo che possa essere un'immagine postuma di Giuliano di Piero, vittima della congiura de' Pazzi (1478) (Trapesnikoff 1909), resta la suggestione di identificare l'opera con uno dei due ritratti, ricordati dal Vasari (Milanesi, VI), di Alessandro ed Ippolito de' Medici, eseguiti a Firenze nel periodo 1524/27, quando i due giovani (Ippolito nato nel 1511, fu fatto cardinale nel 1527; Alessandro era nato tra il 1510 e il 1512) vi soggiornarono sotto la tutela dell'Arcivescovo Passerini. Ma i caratteri somatici di questi due personaggi, quali ci sono tramandati dalle fonti e da vari reperti e documenti, non sembrano corrispondere: tra l'altro essi ebbero i capelli neri, mentre l'effigiato li ha rossi. Difficoltà incontra pure la più antica e tradizionale identificazione con Giuliano di Pier Francesco, fratello di Lorenzino, nato solo nel 1520-21, nel qual caso il dipinto dovrebbe essere datato non prima del 1535-36. Incerta quindi la datazione, se deve essere ricavata da elementi esterni, essa viene precisata da raffronto stilistico, ed è stata posta unanimemente dagli studiosi - con eccezione del Clapp che orientava il dipinto al 1529-30 - al periodo dei primi lavori della Cappella Capponi in S. Felicita a Firenze, e cioé al 1525-26, data che ben si accorda con quell' 'impressionismo intellettualistico e platonico' (Berti, 1964), tipico del percorso poetico del Pontormo in questi anni, e nel quale ben si riconduce la vibrante energia disegnativa che 'anima di una gracile vita, appena sorretta da un guizzo di nobiliare fierezza, il ritratto di giovinetto della pinacoteca di Lucca' (Becherucci, 1944)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900067698
  • NUMERO D'INVENTARIO Ist. d'arte 117
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Retro della tavola - DALLA GUARDAROBA GEN.LE/ 2485 - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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