recto: soldato che si accende la pipa / verso: ritratto di Settimia Vannucci prima moglie di Giovanni Fattori e di altra figura femminile

disegno, 1860 - 1860

Disegno a a matita su carta bruna. Recto: soldato in tenuta di via ritratto in piedi mentre si accende la pipa. Verso: due figure femminili in piedi; quella a sinistra è vista di profilo, con le braccia conserte, e il capo volto verso chi guarda; quella a destra è ripresa di fronte con il braccio destro lievemente alzato

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita
  • ATTRIBUZIONI Fattori Giovanni (1825/ 1908): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Giovanni Fattori"
  • LOCALIZZAZIONE Bottini dell'Olio
  • INDIRIZZO Via Bottini D'Olio, 7, Livorno (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Studio di soldato per Il campo italiano durante la Battaglia di Magenta che non venne utilizzato nella versione definitiva del quadro. La scritta autografa, sul margine inferiore del foglio, attesta che gli studi per Magenta furono in origine almeno 64, mentre se ne conoscono soltanto una ventina. Questo disegno fa parte di un gruppo omogeneo di studi manifestamente eseguiti dal Fattori per la versione definitiva del quadro di Magenta probabilmente verso la fine del 1860 (cfr. schede D. 09/00051414; 09/00051415; 09/00051416; 09/00051417; 09/0000051418). Il Concorso Ricasoli per il dipinto venne pubblicato il 24 settembre 1859 e prevedeva la data del 30 dicembre per la consegna dei cartoni e dei bozzetti. Gia' dall'autunno del '59 il pittore indirizzava la scelta del soggetto sul tema di Magenta, scelta che gli consenti' di utilizzare gli studi, eseguiti nella primavera dello stesso anno alle Cascine, delle truppe francesi al seguito di Gerolomo Bonaparte. L'artista inviò al Concorso due bozzetti (ora conservati uno alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e l'altro a Pitti), entrambi sulla battaglia di Magenta, ma con schemi compositivi e taglio narrativo assai differenti. Il 24 marzo 1860 Fattori venne a sapere dalle pagine del Monitore di aver ottenuto l'allogazione del quadro. Il bozzetto prescelto dalla commissione, che comunque indico' anche alcune modifiche da apportarvi, fu quello che privilegiava il tema del soccorso ai feriti durante le battaglie. Il 10 ottobre 1860 Fattori presento' l'opera, appena abbozzata, al presidente della commissione e richiese alcuni accessori militari che gli erano necessari per la dovuta traduzione delle figure di soldati e ufficiali. Tra l'autunno 1860 e il marzo successivo vennero completati gli studi di figura e l'artista diede avvio a modellare col colore i singoli piani e le figure. Nella primavera 1861 Fattori si reco', insieme alla moglie, sui luoghi della battaglia per studiare i paesaggi e al suo ritorno ritenne di essere ormai vicino alla conclusione dell'opera. In realta', forse a causa delle grandi dimensioni del quadro, non fu che terminata nel giugno del 1862, quando dal 16 al 23 venne esposta nelle sale della Societa' Promotrice di via del Rosajo. Sul verso di questo foglio troviamo un suggestivo ritratto di due donne, di cui quella a sinistra è stata identificata in Settimia Vannucci, prima moglie del pittore, conosciuta soprattutto per il famoso dipinto della Galleria d'Arte Moderna di Roma (Malesci, 18). La seconda donna invece non è ancora stata riconosciuta con precisione anche se Dario Durbè (1994) ritrova una certa somiglianza con la figura femminile che accompagna Settimia in Signore in giardino nel famoso dipinto (Malesci, 47) e che il critico ritiene essere la cognata del pittore Carlotta, mentre Bonagura riscontra una qualche affinità con la Signora con il ventaglio (Malesci, 22). Certo è, come osserva Baboni (1998), che codesto ritratto, così come altri analoghi di questo periodo (cfr. schede OA 09/00049912 e 09/00051437), costituisce per Fattori un banco di prova per il genere figurativo del ritratto dove l'artista unisce, sin da subito, l'introspezione psicologica con l'estremo rigore formale. Il foglio di carta bruna su cui vennero eseguiti i due disegni qui analizzati provine da un taccuino che Fattori si era portato da Firenze e che aveva impiegati circa tredici anni prima per eseguire numerose copie dall'antico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900067565
  • NUMERO D'INVENTARIO Mun. Li. 1648
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI recto, in basso a sinistra - M.RE FRANCESE 1859 STUDIO 64 DI MAGENTA - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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