Madonna con Bambino e Santi

dipinto 1636 - 1636

Al centro sulle nubi siede la Madonna, con veste rossa e manto blu scuro, che tiene poggiato sulle ginocchia il Bambino in piedi e che sta per essere incoronata da due angeli in volo contro un cielo tinto di rosa che più in basso si fa azzurro. Ai lati di Maria in primo piano sono San Rocco, abbigliato di nero con manto rosso, che solleva la veste per lasciare scoperta la gamba destra dove si scorgono i segni della peste e tiene nella mano il bastone del pellegrino, cui allude anche la conchiglia applicata sulla mantella. Il Santo è accompagnato da un cane che reca nella bocca una pagnotta. A destra, legato ad un tronco, è San Sebastiano con i fianchi cinti di un perizoma bianco, ferito dalle frecce e con lo sguardo rivolto alla Madonna. Al centro si apre un paesaggio pianeggiante con montagne azzurrine in lontananza

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Boselli Matteo (1593/ 1668 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto mantiene l'originaria ubicazione all'altare destro della chiesa di San Lorenzo a Farneta, pertinente la Compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco. Della tela, che nell'angolo inferiore sinistro reca l'iscrizione MATTHEUS BOTZELLIUS LUCENSIS FACIEBAT MDCXXXVI, la chiesa lucchese di Sant'Anastasio possedeva una replica con varianti (Betti 1994, fig. a p. 193). Entro un contesto classicheggiante e compositivamente equilibrato, determinato dalla collocazione simmetrica e piramidale dei personaggi, si inserisce la scelta di una gamma cromatica basata su scalature stridenti ed inconsuete, che fanno dell'opera una significativa interpretazione del linguaggio trasgressivo, talvolta con punte di irriverenza, di Paolo Guidotti, già maestro del Boselli. All'epidermide inverosimilmente rosea dei putti, dall'aspetto posticcio quasi di bambola, fa da contrasto la salda volumetria del San Rocco dotato di una certa evidenza plastica supportata da colori robusti e decisi, ma a sua volta in netta discrepanza con l'incarnato traslucido del Bambino e del San Sebastiano. Secondo una modalità frequentemente seguita dal Boselli, il San Sebastiano risulta ricalcato da un precedente modello figurativo, il dipinto di Francesco Francia, già in San Giuseppe fuori Porta Saragozza a Bologna, poi riprodotto in un'incisione di Agostino Carracci (De Grazia Bohlin 1979, scheda 18, p. 98), ma che appare in controparte sia rispetto all'originale che alla derivazione del Boselli, che quindi dovette verosimilmente avere presente il prototipo del Francia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900062224
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • ISCRIZIONI Angolo inferiore sinistro - MATTHEUS BOTZELLIUS LUCENSIS FACIEBAT MDCXXXVI - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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