CRISTO CROCIFISSO

dipinto, 1350 - 1374

Croce stanziale con cornice originale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lucchese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Luca di Tommè
    Maestro Del Dossale Di San Paolino
    Maestro Vicino A Francesco Di Andrea Anguilla
    Maestro Di Bargecchia
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Crocifisso di San Michele a Moriano è stato preso in considerazione dalla letteratura critica a partire dall'intervento di restauro che ha provveduto a liberarlo da alcune pesanti ridipinture. Talvolta ne è stato sopravvalutato il livello qualitativo come quando è stata proposta un' attribuzione al pittore senese Luca di Tommè (Bucci 1965) o al maestro -peraltro ancora assai enigmatico- responsabile del dossale con la raffigurazione dei funerali di San Paolino. Recentemente, in occasione della mostra tenutasi a Lucca e dedicata all'esame della produzione pittorica locale fra XIV e XV secolo, ne è stata proposta una datazione verso la metà del XIV secolo ed un'attribuzione al cosiddetto Maestro di Bargecchia (De Marchi 1998) oppure un accostamento ai modi del modesto Francesco di Andrea Anguilla (Labriola 1998). Entrambe le letture denotano uno scarso apprezzamento delle capacità dell'artista. Tuttavia, anche l'ascrizione al Maestro di Bargecchia, o meglio il collegamento con un frammentario polittico oggi nella chiesa di San Martino a Bargecchia (unica altra opera ascritta finora al maestro) desta qualche perplessità:i modi del pittore di Moriano paiono più affilati ed espressionistici. Probabilmente si tratta di un pittore locale al quale finora non è possibile ricollegare altri dipinti, sensibilmente influenzato dalla cultura pisana, per esempio dal primo Turino Vanni. Dal punto di vista dell'iconografia e dell'impaginazione, la grande croce di San Michele di Moriano potè forse rappresentare un precedente per il dipinto della collegiata di San Cristoforo a Barga che sembra costituirne una traduzione in stile tardogotico. Con quest'ultima condivide infatti la scelta della cornice mistilinea, dell'aureola in rilievo, della positura di Cristo con le braccia completamente stese lungo l'asse orizzontale della Croce ed infine l'introduzione del simbolico nido di pellicani. Quest'ultimo elemento iconografico, peraltro assai consueto nella raffigurazioni di Cristo Crocifisso dipinte fra XIV e XV secolo è allusivo al sacrificio condotto da Cristo immolatosi sulla Croce per la redenzione dell'umanità così come il pellicano si sarebbe strappato la carne dal corpo per darla in pasto ai propri piccoli e salvarli dalla morte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900056956
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI sul braccio verticale della croce sotto il nido - INRI - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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