decorazione plastica, serie di Somazzi Angiolo Maria, Somazzi Erasmo (sec. XVIII)

decorazione plastica, 1771-1772

Il muro a grottesche con cancello al centro, tra coppie di pilastri, serve da divisorio tra il piazzale e la clausura. La parte centrale, più alta è sormontata da coppie di vasi in terracotta rispettivamente su ogni pilastro. Le parti laterali, più basse, sono scompartite in sei pannelli da coppie di lesene. In ognuno un bassorilievo a stucco con scene di vita certosina che consetrvano tracce di policromia. Sopra i due muri laterali, vasi di terracotta e busti di bardiglio bianco,alternati. Il muro, composto di vari materiali minerali, è decorato minutamente a disegni tra i quali spiccano, le cornici, le basi, i rosoncini bianchi. è la tipica decorazione dei giardini delle ville del sec. XVIII

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA CRISTALLO
    Marmo
    pietra dell'Elba
    pietra spugnosa
    PORCELLANA
    QUARZO
    stalattite di Uliveto e Casciana
    stucco/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Somazzi Angiolo Maria (/ 1773)
    Somazzi Erasmo (notizie Dal 1771)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale della Certosa di Calci
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
  • INDIRIZZO via Roma, 79, Calci (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiusura a grottesche del lato destro del piazzale e comunicazione con l'orto e il claustro, fino al giardinetto priorale, descritto anche da G. Piombanti, La Certosa di Pisa, 1884, p.117, è illustrata minutamenteda A. Manghi, La Certosa di Pisa, pp.165 - 166. Fu commissionata agli stuccatori Angelo Somazzi ed al figlio Erasmo e fu eseguita tra il 1771 e il 1772. Gli stucchi a bassorilievo raffiguranti scene di vita certosina, erano coloriti dal Giarrè, e in alto a coronamento vi venivano posti sei busti di marmo bianco su piedistalli di bardiglio. Per quest'opera fu usata una grande quantità di materiali, secondo il gusto dei giardini delle ville di quel secolo. Nelle registrazioni di spese sono menzionati, tuffi di mare, dalle grance di Salviano di Gorgona e di Corsica, pietre scherzose di Portoferraio, fornite dal procuratore di Livorno, lustri, cristalli di monte scolasticci di Uliveto e Casciana, rottami di porcellane, pezzi di marmo di vari colori da Carrara, sassi della Zambra per la struttura. Tale fornitura durò fino al 1788, poiche (p.166) di quell'anno si ha la notizia di uomini che raccoglievano con grande attenzione stalattiti di varie colorazioni a Casciana, per mandarli alla Certosa di Pisa, Mariti, Odoperico, ossia, itinerario per le colline pisane, 1779
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900056395
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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