allegoria della Fama e dell'Eternità
dipinto,
1709 - 1709
Lombardi Giovanni Domenico Detto Omino (1682/ 1751 Ca)
1682/ 1751 ca
Figure: Fama; Eternità. Attributi: (Eternità) serpe; (Fama) tromba. Oggetti: corona; mascherone
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Lombardi Giovanni Domenico Detto Omino (1682/ 1751 Ca)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Luchi Giuseppe Antonio
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Mansi
- INDIRIZZO Via Galli Tassi, Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, collocato sulla parete di fondo dell'antiscale in Palazzo Mansi, è incentrato sulla rappresentazione delle due figure allegoriche della Fama e dell'Eternità che affiancano un medaglione, con ricca cornice decorata a motivi rocaille e culminante in una corona tempestata di gemme, recante un'iscrizione celebrativa per la visita al palazzo compiuta nel 1709 da Federico IV re di Norvegia e Danimarca. La tela, pubblicata dal Borella e dalla Giusti nella monografia su Palazzo Mansi del 1993 con un riferimento dubitativo al lucchese Giovan Domenico Lombardi (Borella-Giusti 1993, p. 231), è stata in seguito giustamente confermata all'Omino da Andrea Martini. Questi scorge nell'ovale, la prima opera del Lombardi databile con certezza, una armoniosa miscela degli elementi costitutivi del linguaggio del pittore, la cultura figurativa veneta ed emiliana soprattutto, che, "sulla base del ricco e poliedrico sostrato della scuola lucchese, ove si sommano anche stilemi di matrice romana e fiamminga, saranno per lui sempre un punto di riferimento" (Martini 1994, p. 16). Pur nella precocità cronologica della tela entro il percorso operativo del Lombardi, la soda eleganza delle forme, sia nelle figure femminili che nello sfarzoso stemma, la minuzia definitoria del disegno, attento alla resa dei dettagli specialmente nella descrizione della complessa cornice dello stemma, la scelta timbrica dei colori, nella purezza tonale del bianco e del rosso nelle vesti della Fama e nelle screziature nell'abito dell'Eternità, sono tutti elementi che mostrano il pittore nella piena padronanza dei suoimezzi espressivi. La figura della Fama richiama nei tratti fisionomici e nello scorcio del capo rivolto verso l'alto a destra il San Lorenzo nella Madonna col Bambino, Sant'Anna e i Santi Lorenzo e Sebastiano di Vecoli (Ss. Annunziata), mentre la Fama, con il volto di profilo ed i capelli castani raccolti sulla nuca, costituisce un puntuale precedente per la donna piangente sulla destra nel Miracolo del Beato Bernardo Tolomei dipinto dal Lombardi intorno al 1721 per San Ponziano e ora in San Romano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900055457
- NUMERO D'INVENTARIO 28 (5033)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di Palazzo Mansi - Lucca
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1998
2002
2006
- ISCRIZIONI sullo stemma - FRIDERICVS IIII INVICTVS POPVLORVM TRIVMPHATOR, DANIAE, ET NORVEGIAE REX AVGVSTISSIMVS, REGIAE RADIO MAIESTATIS MANSIAM DOMVM REGALIS HOSPES COLLVSTRAVIT QVAE HONORE MODESTE SVPERBIENS VT POSTERIS TANTAE GLORIAE MAGNIFICENTIA INNOTESCERET FAMAE TRADIDIT ATQUE ETERNITATI ANNO 1709 MENSIS APRILIS DIE VIII - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0