assunzione della Madonna

dipinto, post 1730 - ante 1732

A sinistra, in primo piano, è San Pietro in abito blu e manto giallo. Dietro di lui un altro apostolo chinato verso il sepolcro indossa un manto rosso, mentre al centro, di spalle, girato verso lo spettatore, incede il giovane San Giovanni in abito blu e manto rosso. A destra un apostolo abbigliato in giallo, sostiene la lastra che copriva il sepolcro, mentre sul fondo sono vari apostoli ritratti in diverse attitudini. Al centro, contro un cielo cupo, è la Madonna assunta in veste rossa e manto blu, sostenuta da due angeli, quello a destra in veste bianca e l'altro in abito giallo e bianco

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Crespi Giuseppe Maria Detto Spagnoletto (1665/ 1747)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Spagnoletto, Ribera
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La collocazione cronologica della tela è stata fissata al 1730-1732 dalla Pajes Merriman (1980, p. 254) sulla base della testimonianza dello Zanotti che, nella seconda stesura olografa della Storia dell'Accademia Clementina conservata nella Biblioteca Comunale di Bologna e databile al 1735, affermava che il dipinto era stato eseguito "tre anni sono". Tommaso Trenta nella sua Guida del forestiere per la città e contado di Lucca (1820, p. 80) inaugurava una lunga sequenza di citazioni errate per la tela, che veniva riferita allo Spagnoletto, intendendo con ciò il Ribera, anziché allo Spagnolo, confondendo i nomi dei due artisti com'era frequente nell'Ottocento. E' merito della Belli Barsali l'avere correttamente restituito la tela alla sua legittima paternità nella Guida di Lucca edita nel 1953 (p. 146). Nell'Assunzione della Vergine è evidente l'ispirazone ricavata dal Crespi dai prototipi del medesimo soggetto del Reni (Pieve di Cento, Bologna, Chiesa parrocchiale) e di Annibale Carracci (Bologna, Pinacoteca) e cioè dal linguaggio eloquente ed efficace dei maestri della controriforma bolognese, creatori di "figure ricche di vigore, i cui gesti avevano codificato la naturalistica retorica del misticismo in epoca barocca" (Pajes Merriman 1980, p. 182). La gamma cromatica ricca di rossi, verdi-azzurri e gialli distribuiti in pennellate lunghe e ampie corrisponde ad un deliberato ritorno da parte del Crespi a una tavolozza basata in prevalenza sui colori primari, che si ripropone in altre opere degli anni trenta. Renato Roli (1977, p. 136, nota 72) ha segnalato una lettera scritta dall'erudito lucchese Tommaso Bernardi a Luigi Crespi il 14 settembre 1769, dalla quale si apprende che la sorridente figura del San Giovanni che incede a grandi passi al centro della scena guardando verso lo spettatore e indicando la Madonna gloriosamente assunta in cielo, è il ritratto del figlio del pittore, Antonio, allora diciottenne
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900053173
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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