Melchisedec offre il pane ed il vino in un calice
dipinto,
ca 1730 - ca 1740
Conti Francesco (attribuito)
1681/ 1760
n.p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Conti Francesco (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto
- LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Michele a S. Salvi (ex)
- INDIRIZZO via di S. Salvi, 16, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'inventario del 1881 ricorda che l'opera (già a San Salvi) proveniva dalla Galleria degli Uffizi e l'attribuisce ad un ignoto pittore di scuola veneziana del sec. XVIII; l'inventario del 1890 conferma l'attribuzione definendo il soggetto come sconosciuto e tra parentesi 'un sacrifizio'. Turrini nel 1974/1975 non scioglie il problema del soggetto e avanza l'ipotesi che si tratti di un'opera tardoseicentesca di ambito toscano, fra Ferretti e Gherardini. La scena illustra l'incontro di Melchisedec re e sacerdote cananeo di Salem con Abramo di ritorno, vittorioso, dalla guerra contro i nemici di Lot. "E Melchisedec re di Salem apportò pane e vino, essendo sacerdote di Dio Altissimo, e lo benedisse..." (GEN. 14, 18). Il quadro fu con ogni probabilità eseguito da Francesco Conti, pittore fiorentino ma di cultura cosmopolita. L'alunnato con Simone Pignoni favorì l'apprendimento dello sfumato furinesco, si aggiornò a Roma con Carlo Maratta e a Firenze poteva incuriosirlo l'estrosità del Gherardini. La componente veneta, presente anche in quest'opera,che gli estensori degl'inventari notarono, fu facilmente assimilata dalle testimonianze pittoriche lasciate a Firenze da Sebastiano Ricci nel primo decennio del Settecento. L'opera è avvicinabile alla "Madonna col bambino e tre Santi" (Montecarlo, Pieve di S. Andrea) per la figura del vecchio accostabile al nostro Melchisedec, o alla "Gloria di Santa Caterina d'Alessandria" (Prato, Museo Civico) dove la figura dell'angelo sulla destra è quasi sovrapponibile a quella del giovane in primo piano sulla sinistra, e ancora è da notare come ricorra in molte opere il modo di trattare il cielo oscuro con una illuminazione, che parte sempre dall'angolo superiore destro o sinistro del quadro, con fasce, simili a lance, che raggiano l'immagine in diagonale, lasciando filamenti luminosi quasi fosforescenti sugli incarnati e sulle vesti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900037665
- NUMERO D'INVENTARIO inv. 1890, 7409
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1994
- ISCRIZIONI entro cartellino sul retro della tela - INVENTARIO 1881 / R(EALE) GALLERIA DEGLI UFFIZI / 4A CATEGORIA / 692 - A GRAFFITO -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0