Santi Pietro e Paolo

dipinto,

Personaggi: San Pietro; San Paolo. Attributi: (San Pietro) chiavi; libro. Attributi: (San Paolo) spada; libro. Figure: cherubini. Piante. Fenomeni metereologici: nuvole

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    legno/ intaglio/ pittura a tempera/ doratura a foglia
  • ATTRIBUZIONI Conti Francesco (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Tavarnelle Val di Pesa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa "pendant" con quello della scuola del Sagrestani schedato al n. 22 del catalogo del Museo, ed ha una cornice ugualmente scanalata in nero e oro. La tela è caratterizzata da elementi tipicamente settecenteschi, come la pennellata disinvolta, la luce che penetra nel dipinto bagnando alcuni particolari e sfumandone altri e la ricchezza dei colori. Convincente è l'attribuzione a Francesco Conti di Silvia Meloni, che ne ha recentemente tracciato l'iter stilistico pubblicando diverse opere (vedi bibliografia). Francesco Conti - insegnante dell'Accademia del Disegno e su nomina granducale "Maestro del Disegno per i figli degli artefici di Galleria e i pittori poveri, ma di talento" - fu pittore prolificissimo tanto che i suoi biografi parlano di oltre cento opere dipinte da lui. La sua pittura di ampio respiro fu aperta anche alle esperienze di diverse scuole artistiche e la ricchezza e brillantezza cromatica dei suoi dipinti fu certamente dovuta alla profonda conversione maturata nel II decennio per l'influenza di Sebastiano Ricci. La tela di Cortine, che è inedita, presenta stilismi tipici di tutta la produzione del Conti come i profili a punta, le testine paffute dei puttini, i capelli e le barbe vaporose delle teste dei due santi. Riferimenti stilistici più precisi si possono stabilire con il dipinto della Quiete, la ' Lavanda dei piedi ', commissionata da Anna Maria Luisa dei Medici e documentata nel 1729 e le due opere provenienti da due diversi oratori dedicati alla Concezione di via della Scala (attualmente nei depositi delle Gallerie fiorentine) rappresentanti la ' Trinità a cui la Carità raccomanda la Verginità ', del quale un inventario fornisce la data 1737, e ' l'Adorazione dei Magi ', molto vicini per le figure dei santi barbuti, San Giacomo e San Giuseppe, e per gli stessi effetti luministici. Tali rimandi suggeriscono per il nostro dipinto una datazione al quarto decennio del secolo XVIII; ( notizie tratte dal catalogo del Museo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228227
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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