David con la testa di Golia
statua
1468 - 1470
Cioni Andrea Detto Verrocchio (1435/ 1488)
1435/ 1488
Figura di David che stringe nella mano destra una spada. Ai suoi piedi è la testa di Golia. Sui galloni della veste vi è una traccia della doratura originale
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
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MISURE
Altezza: 126 cm
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ATTRIBUZIONI
Cioni Andrea Detto Verrocchio (1435/ 1488): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia riguardante il David risale al 1476, quando, per centocinquanta fiorini, fu venduto da Lorenzo e Giuliano de’ Medici alla Signoria di Firenze. La scultura doveva essere collocata presso la Porta della Catena all’ingresso della Sala dei Gigli all’interno del palazzo governativo. Nel 1496 compare nell’elenco delle opere eseguite da Verrocchio per i Medici e redatto da Tomaso, fratello dello scultore. Ignota è la storia dell’opera prima di queste date. Vasari la ricorda presso la Porta della Catena ignorando però la committenza medicea. Nel 1495 la statua fu spostata al centro del cortile del palazzo per andare a sostituire quella di analogo soggetto di Donatello, per poi ritornare nella collocazione originaria entro il 1510 e rimanervi fino al 1643 quando fu trasferita agli Uffizi. Il bronzo, separato dal capo mozzo di Golia, fu talvolta identificato con Marte o con un guerriero sconosciuto. Nel 1865 i due pezzi, riconosciuti come pertinenti e quindi riuniti, furono trasferiti al Bargello. Rispetto alla precedente datazione (1473-1475) oggi buona parte della critica è concorde nel datare il David sul finire degli anni Sessanta del Quattrocento; tale precocità sarebbe confermata sia sul piano tecnico, con la scelta di fondere separatamente la statua e la testa di Golia, sia sul piano stilistico come suggerisce il fare ancora un po’ aspro e asciutto che ne palesa l’anteriorità rispetto a prove successive come l’Incredulità di San Tommaso (cfr. Siddi in Verrocchio, il maestro di Leonardo 2019, con bibliografia precedente; Butterfield in Verrocchio: Sculptor and Painter 2019). Butterfield (2019) ricorda che la figura del David, sin dal Medioevo, ha incarnato l'esempio di quel buon governo che garantisce prosperità attraverso il favore divino. Il re biblico, nelle vesti di giovane trionfante, fu quindi adottato nel XV secolo come simbolo di Firenze e della sua capacità di resistere agli attacchi dei potenti aspiranti conquistatori. Il restauro del 2002-2003 ha restituito una migliore lettura dell’opera e la visibilità delle decorazioni in oro, eseguite a missione sui bordi della tunica, dei calzari, in corrispondenza degli occhi e dei capelli (cfr. Il bronzo e l’oro 2003)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006745
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. Bargello Bronzi 450-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 1973
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0