ritratto di Napoleone Bonaparte

lastra dipinta, 1811 - 1811

Dipinto su supporto in porcellana

  • OGGETTO lastra dipinta
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    porcellana/ invetriatura/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Sèvres
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto riproduce fedelmente quello ufficiale, che lo effigia con l’abito indossato durante la cerimonia d’incoronazione. Fu eseguito da François Gérard nel 1810, come specificato nell’iscrizione sul retro della nostra lastra, dove viene indicato anche il nome del decoratore, Jean Georget. Questi fu allievo del pittore Jacques-Loius David e espose le sue tele ai Salon dal 1796 fino almeno al 1801, quando iniziò la sua attività nella fabbrica, anche se non è noto dove si sia istruito nell’arte della decorazione su porcellana. Peraltro questa tecnica, indicata come miniatura, è assai complessa da eseguire e prevede un’abilità da pittore, per imitare al meglio il dipinto solitamente copiato dal vero. L’introduzione di questo tipo di produzione va ricondotto alla Manifattura di Sèvres, il cui direttore, Alexandre Brogniart, nel 1820 aveva inviato a Firenze il miniaturista svizzero Abraham Constantin per copiare su lastre in porcellana i dipinti del Cinque-Seicento delle Reali Gallerie. Dopo aver ottenuto il permesso, le tele venivano staccate dalle pareti e disposte all’interno di una stanza, per permettere al decoratore di riprodurle in ridotte dimensioni, con sedute a lume di candela che duravano due o tre giorni. La difficoltà del trasporto delle copie senza cuocerle ha indotto il direttore a chiedere aiuto alla Manifattura Ginori, che acconsentì di mettere a disposizione i propri forni a condizione che questa tecnica fosse insegnata ad alcuni dei suoi pittori più valenti. Fu così che la conoscenza di questo tipo di decorazione si trasferì a Doccia e in seguito anche nelle altre manifatture, divenendo un fenomeno di gusto destinato prevalentemente ai viaggiatori e ai raffinati conoscitori della pittura dei secoli precedenti. Questo ritratto, il busto inv. A.c.e. 1911, n. 212 ed i vasi inv. A.c.e. 1911, nn. 492-3, 932-3, vennero regalati nel 1811 da Napoleone al duca di Würzburg, Ferdinando III Asburgo Lorena, padrino 'par procuration' al battesimo del re di Roma il 2 giugno di quell'anno. Il ritratto costo 7000 'francs'. Nel 1811 Ferdinando viveva in esilio. Nel 1814, quando egli poté tornare a Firenze dopo la caduta di Napoleone, il ritratto, il busto ed i vasi furono portati a Palazzo Pitti (vedi inv. A.c.e. 1911, n. 486). L'inventario Mobili Palazzo Pitti, 1846, n. 8904, cita: “nella stanza dell'Aurora”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006116
  • NUMERO D'INVENTARIO Uffizi 8749
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • ISCRIZIONI a destra - "Manufact.re Imp.le de Sèvres Georget d'après Gerard 1810" - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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