disegno architettonico, Ferramenta per il portone d'ingresso della basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna di Anonimo italiano (XX)
disegno architettonico
1930 - 1930
Anonimo Italiano (xix-xx)
XIX-XX
Disegno a matita su carta da pacco. Ferramenta per il portone d'ingresso della basilica di San Giovanni Evangelista di Ravenna
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
CARTA
matita
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MISURE
Misura del bene culturale 08iccd_modi_1016268640561: 1000x750 mm
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CLASSIFICAZIONE
OGGETTI/ OGGETTI ARTISTICI
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ATTRIBUZIONI
Anonimo Italiano (xix-xx)
- LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Basilica di San Giovanni Evangelista, la più antica fra gli edifici di culto di Ravenna, venne edificata, per volere di Galla Placidia, nel 424, come ex voto per uno scampato pericolo. Di pianta longitudinale a tre navate ed abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno, è preceduta da un quadriportico che nel 1316 fu arricchito di un prezioso portale marmoreo e della cappella trecentesca con affreschi attribuiti alla scuola giottesca. Nel IX-X secolo venne aggiunto il campanile e nuove decorazioni pavimentali musive, mentre nel XIII secolo e nel successivo fu arricchita con un raro soffitto ligneo a capriate che sormonta la navata centrale. Tra il XVII e il XIX si sono susseguiti diversi interventi di risistemazione sia dell'interno che dell'esterno dell'edificio di culto. Nel 1921, in occasione del VI centenario della morte di Dante, la Regia Soprintendenza dei Monumenti di Ravenna si impegnò in importanti lavori di restauro che ebbero come principale finalità quella di riportare gli spazi interni ed esterni alle linee architettoniche originali; furono demoliti tutti gli edifici addossati alle pareti esterne e rimossi i rivestimenti, le strutture interne e le manomissioni apparse nel corso del tempo. Il nucleo grafico dedicato alla Basilica di San Giovanni, comprende più di 500 beni, fra schizzi su carta da disegno e a quadretti, disegni a china su carta lucida ed eliografie, tutti in buono stato conservativo e di misure variabili. Nel corso del XX secolo, molteplici sono stai gli interventi di ripristino di parte degli ambienti e delle decorazioni (affreschi, tarsie, portale marmoreo etc) della Basilica, accompagnati da documentazione grafica conservata oggi presso L'Archivio Disegni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Fra i tanti documenti grafici realizzati in queste occasioni, alcuni afferiscono al ripristino della decorazione finale esterna dei muri del perimetro della chiesa, altri sono relativi alla “ripassatura” del tetto e delle capriate del XIV secolo della navata centrale e altri ancora realizzati nell’ambito del restauro dei mosaici, avvenuto durante gli anni Venti. Nel corso del Ventesimo secolo, come già accennato, numerosi furono gli interventi, oltre a quelli già citati, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando, nel novembre del 1944 la facciata, gran parte dell'abside, circa un quarto dell'edificio e parte del campanile, andarono completamente perduti. Fra il 1944 e il 1945 i primi interventi di soccorso, furono messi in atto ad evitare ulteriori crolli, mentre nell'estate del 1948 si diede avvio ai restauri più complessi che interessarono sia le strutture verticali che le fondazioni e il tetto, tutto documentati con apparati grafici anch'essi conservati presso l'Archivio Disegni della Soprintendenza
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_1016268640561
- NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 8099
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0