Monumento commemorativo dedicato al generale Luigi Ferdinando Marsili. Ritratto del generale Luigi Ferdinando Marsili
Il monumento commemorativo, dedicato a Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) e compiuto a più di un trentennio dalla sua morte, è frutto dell'assemblaggio di un basamento ligneo barocco del XVII secolo, riutilizzato come ricco supporto per la presentazione scenografica del busto in marmo del generale, scolpito nel 1766 dai fratelli Toselli, Ottavio (1695-1777) e Nicola (1706- ?). L'effigie di Marsili, nella sua altera e superba impostazione, deriva dagli esempi più grandiosi della ritrattistica "alla romana". Il basamento è composto da un robusto pilastro riccamente ornato da quattro teste di ariete e da foglie di quercia, simbologie legate al trionfo dell’arte della guerra. L’anonimo esecutore ha impostato primariamente la mensola a pilastro, struttura centrale attorno alla quale ha successivamente assemblato i vari gruppi ed elementi scultorei, tutti perfettamente rifiniti anche sul retro e nelle parti nascoste alla vista. La simbologia attiene al contesto tradizionale della Roma classica, presentando le teste di ariete, associate al dio della guerra Marte, unitamente a serti di quercia, che venivano intrecciati nella corona civica, uno dei massimi riconoscimenti del valore militare nel mondo romano antico. L’aquila, che regge fra gli artigli le saette, poggia su di uno scudo e su di un globo terrestre e volge lo sguardo al busto del personaggio. L'animale sovrasta inoltre una moltitudine di armature, elmi, armi e scudi di differenti tipologie (fra gli altri compare uno scudo con la personificazione della fortezza, ovvero una figura femminile che indossa una pelle di leone sul capo). È presente anche un ricorrente rimando alle simbologie legate agli animali e alla loro forza, astuzia e coraggio: rapaci e serpenti, leoni e cani, tra le personificazioni di più chiara lettura. Esemplare la figura dello scorpione, che trova riferimento, oltre che nel consueto mondo militare romano, anche come simbolo della Resurrezione di Cristo. Gli elementi che compongono il basamento sono stati primariamente scolpiti e dorati, soltanto in seguito assemblati ad una struttura centrale con chiodi e, probabilmente, con cavicchi in legno. L’essenza lignea è quasi sicuramente pioppo, con un relativo margine di incertezza, dato che il legno così trattato e invecchiato non è facilmente valutabile. Sotto al gruppo scultoreo, come base di supporto, è posto un tavolato originale dello spessore di circa sei centimetri, dal bordo arrotondato. Il complesso poggia a sua volta su di un altro tavolato di maggiore spessore, aggiunto successivamente e costituito da legno di abete. La tecnica di doratura usata per il basamento è a “missione”. Non è stato steso alcun fondo di gesso sul legno, come nel caso della più comune doratura a ”guazzo”, ma la foglia d’oro è applicata direttamente tramite un adesivo resinoso sulla base di bolo rosso. L’assenza di gesso di fondo ha consentito di ottenere effetti plastici più vibranti e taglienti, oltre ad una superficie opaca. Fanno eccezione le quattro facce del pilastrino della mensola: le specchiature del fondo, infatti, sono le uniche parti dorate a guazzo e quindi brunite con la pietra d’agata, operazione che permette di ottenere un effetto di estrema lucentezza
- OGGETTO scultura
-
MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
marmo/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
-
ATTRIBUZIONI
Toselli Ottavio (1695/ 1777): scultore
Toselli Nicola (1706/ Notizie Prima Metà Sec. Xviii)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Poggi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Poggi
- INDIRIZZO Via Zamboni 33, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento commemorativo a Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) è composto dal ritratto marmoreo del generale eseguito nel 1766 - secondo l'iscrizione riportata sul busto - dai fratelli Ottavio (1695-1777) e Nicola (1706-?) Toselli, i quali scelsero, come supporto per la scultura, di riutilizzare un basamento ligneo risalente alla metà del secolo precedente. Inizialmente l'incarico di eseguire il ritratto venne affidato ad Ercole Lelli (1702-1766), il quale morì prima di portare a termine l'opera, completata poi dai Toselli (le vicende sono riportate da Marcello Oretti). Il basamento, considerato il punto di forza del complesso, venne in un primo tempo valutato da Eugenio Riccomini come frutto dell'attività di restauro, svolta a Roma da Ottavio Toselli, su un nucleo di antiche sculture di pertinenza papale. Diversamente, un carteggio del 1756 (Montefani allo Scarselli), eplicita la provenienza del supporto: "Questo piedistallo che è bellissimo, stava una volta collocato nella Galleria della Regina di Svezia e sosteneva il busto di Gustavo Adolfo padre di lei". Il bene, così segnatamente barocco nelle forme e nella ricchezza dei rimandi iconografici, è dunque da ricollocarsi nell'ambiente romano della metà del secolo, lo stesso che vide la formazione della celebre collezione di Cristina di Svezia. Inoltre esiste una sua possibile derivazione da un'incisione del 1657 di Giovan Battista Galestruzzi, suggerita dallo stesso Riccomini, raffigurante la "Consacratio Claudii imperatoris".Nel 1766 venne inaugurato il monumento alla memoria di Marsili, fondatore dell'Istituto delle Scienze; fu collocato nell'atrio della libreria di Palazzo Poggi, luogo dove ora è conservato nella stanza dedicata all'Architettura militare. Tra il dicembre 2011 ed il marzo 2012, in occasione della mostra "La scienza delle armi. Luigi Ferdinando Marsili 1658-1730", è stato restaurato il basamento ligneo dell'insieme
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691532
- NUMERO D'INVENTARIO MPPAM123
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2023
- ISCRIZIONI sotto la spalla destra - OTTAVIO E NICOLA TOSELLI/ BOLOGN. SCOLPIRONO/ 1766 - lettere capitali - a epigrafe -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0