La Maddalena visitata da un angelo con corona di spine. Maddalena visitata da un angelo con corona di spine in mano

dipinto olio su tela ca 1700 - ca 1710

Dipinto ad olio su tela - tela m 3,21x1,98. Cornice dorata di sag.a M. 0,13

  • OGGETTO dipinto olio su tela
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese-emiliano
  • ATTRIBUZIONI Dal Sole Giovan Gioseffo (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense di Modena
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
  • INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Maddalena penitente, riccamente abbigliata e abbandonata a un mistico pathos, indossa una candida veste e un delicatissimo manto giallo, che lascia in evidenza la sua eterea femminilità. È l’improvvisa apparizione dell’angelo a trasformare soggetto e scena. L’abbandono estatico, conseguente alla visitazione, sopisce ogni eccesso di deriva sensuale, mentre l’autore si esibisce nella descrizione dei tipici attributi del soggetto: il teschio, un volume col Cantico dei Cantici e un vaso rovesciato, a ricordare la caducità della vita, e, infine, il crocifisso. È una pittura ispirata al magistero di Guido Reni e alle soluzioni del Guercino, rivisitata però secondo l’aggiornamento rocaille di un autore portato a prediligere il tipo di figura femminile che alimentava l’immaginario dell’epoca. La tematica sacra ambiguamente contaminata da elementi profani spinse il pittore ad esprimere il proprio talento realizzando varie versioni del soggetto, con soluzioni meno castigate nella resa del corpo. Si osservi, ad esempio, la Santa Maria Maddalena della Pinacoteca Nazionale di Bologna, oppure quella del Palazzo Reale di Genova, o anche la Maddalena penitente della Galleria di Palazzo Spada a Roma. Tutte queste opere mostrano la caratteristica cifra stilistica dell’artista, in cui balenano sentori di estenuata eleganza accanto a stilemi tipici del periodo e dell’area emiliana: evidente dunque la particolare attenzione a tale soggetto, anche se nessuna delle versioni si avvicina stilisticamente in modo decisivo alla nostra immagine. In questa tela sembra emergere piuttosto un’accentuazione dei bagliori cromatici dell'ultimo Reni, soprattutto nella struttura compositiva e nella raffinata gamma di colori tenui, come di pastello, mentre, parallelamente, nei giochi di luce inquieti e nella levità dell’angelo salvifico, che sostiene la corona di spine, si intuisce che si è già entrati nel secolo della grazia. La languida figura di Maddalena, l’apparizione dell’efebico angelo, i cui panneggi si gonfiano come vele al vento, la vibrante illuminazione, irradiata dall’oscurità della caverna, che fa da sfondo e che modella le figure, cesellandone i tratti e disvelando i corpi e le loro forme, appaiono ingentilite da una eleganza nuova: si respira già la squisita e ornatissima pittura bolognese settecentesca. Emerge così il pittore in grado di rappresentare un personaggio di raccordo tra la tendenza classica della scuola Cignani-Franceschini e quella barocca del Canuti-Burrini, nel momento della trasformazione in rococò del barocco locale. Bibliografia Cesare Della Palude, Descrizione de'quadri del Ducale Appartamento di Modena, Eredi di Bartolomeo Soliani, Modena, 1784, p. 53 n. 43. Giuseppe Campori, Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi. Catalogo critico, (catalogo storico), Regio-Ducal Camera, Modena, 1855, p. 446. Serafino Ricci, La R. Galleria Estense di Modena. Parte I. La Pinacoteca, Orlandini, Modena, 1925, pp. 116-117 n. 279. Rodolfo Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Cosmopolita, Roma, 1945, p. 148 n. 340. Augusta Ghidiglia Quintavalle, La Galleria Estense di Modena, Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1967, p. 19
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675966
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 352
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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