Vanitas (Allegoria della morte di re Carlo II Stuart d'Inghilterra). Vanitas (Allegoria della morte di re Carlo II Stuart d'Inghilterra)

scultura rilievo ligneo ad intaglio, 1685 - 1685
Grinling Gibbons (attribuito)
Rotterdam, 4 aprile 1648/Londra, 3 agosto 1721

Intaglio in legno a rilievo, nel cui mezzo trovasi un teschio ed una corona reale poggiati su di un libro aperto sotto di cui sono degli strumenti musicali, e dall'alto pende un fascio di cacciagione, il resto del pannello è ornato di varia frutta,, conchiglie e fiori tratti dal vero, alcuni dei quali rifatti in cera, ed in parte mancanti. Tutti questi intagli sono situati su tavola rettangolare con cornicetta dorata

  • OGGETTO scultura rilievo ligneo ad intaglio
  • MATERIA E TECNICA scultura ad intaglio su legno di tiglio
  • MISURE Altezza: 120 cm
    Larghezza: 175 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Inglese
  • ATTRIBUZIONI Grinling Gibbons (attribuito): intagliatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense di Modena
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
  • INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto di questo virtuosistico intaglio (dono di Giacomo II Stuart d’Inghilterra e Maria Beatrice d’Este Stuart al duca Francesco II d’Este) è un Memento mori che allude alla morte di re Carlo II Stuart d’Inghilterra (1685). Il suo autore, massimo specialista del genere in età barocca, affronta il tema della caducità della vita descrivendo nei minimi dettagli elementi vegetali (sono riconoscibili ventisette le varietà botaniche), cacciagione, conchiglie, elementi allegorici ed uno spartito musicale di Edward Coleman il cui testo poetico è derivato, con qualche variante, da un dramma di James Shirley (The Glories of our Birth and State). Il dramma è molto citato nella successiva letteratura inglese con il titolo di Death the leveller. Il poeta Shirley e il musicista Coleman erano stati sostenitori del re Carlo II e del fratello Giacomo, duca di York, che aveva sposato, nel 1673, Maria Beatrice d’Este (nota in Inghilterra come Mary of Modena), figlia del duca Alfonso IV. Nel medaglione centrale, sospeso sotto il cranio, è raffigurato un autoritratto dello stesso Gibbons. Come in molte vanitates, dipinte tra il Seicento e il Settecento, compaiono il teschio, una corona rovesciata, una catena spezzata, una penna d’oca e bolle di sapone… I simboli e il testo poetico del rilievo non solo esprimono la volontà di commemorare il sovrano ma evocano la caducità del potere terreno sotto il segno della morte. La Vanitas di Modena, insieme al Trionfo donato nel 1682 a Cosimo III de’ Medici dallo stesso re Carlo II Stuart (Firenze, Museo degli argenti), è l’unica altra opera di Gibbons presente fuori dall’Inghilterra. Bibliografia Restauri fra Modena e Reggio, Catalogo della mostra (Modena, Palazzo dei Musei, 29 ottobre – 24 dicembre 1978), Artioli, Modena, 1978, pp. 43-46, tavv. 14-15. David Esterly, Grinling Gibbons and the art of carving, Victoria, Londra, 1998, pp. 130-152. Gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena, Catalogo della mostra (Reggia di Venaria, 8 marzo – 6 luglio 2014), Panini, Modena, 2014, p. 264 n. 79. La Galleria Estense. Guida breve, Panini, Modena, 2015, p. 90 n. 86, fig. 86
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675950
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 2677
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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