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disegno, 1527-1529

Disegno a penna e inchiostro bruno su carta bianca vergata, ombreggiature all'acquerello. Il disegno è incollato su cartoncino marrone e incorniciato da una sottile striscia dorata. Nel foglio è rappresentato l'incontro fra Maria e la sorella Elisabetta. Le due protagoniste sono collocate al centro, raffigurate in un abbraccio. Sullo sfondo si notano due figure sistemate dietro un muro, a destra; i due rappresentano S. Giuseppe e S. Zaccaria, nell'atto di dialogare. A sinistra la scena è caratterizzata da un'architettura e la base di una colonna, appena visibile

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ acquerellatura
    carta bianca/ inchiostro bruno
    carta bianca/ penna
  • ATTRIBUZIONI Mazzola Francesco Detto Parmigianino (1503/ 1540): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta, 13A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno faceva parte della collezione di Stefano Sanvitale poi dei conti Luigi e Giovanni Sanvitale, acquistata su approvazione di Maria Luigia nel 1834 per l'Accademia di Belle Arti di Parma e ora nella Galleria Nazionale. Il foglio è una delle rappresentazioni più alte e poetiche della produzione grafica del maestro, dove mostra la sua versatilità nell’utilizzare tecniche diverse e una ricchezza di temi trattati con grande facilità e destrezza. Il tema di questo foglio è l'incontro fra Maria ed Elisabetta, rappresentato in primo piano, mentre sul fondo sono relegati Giuseppe e Zaccaria, parzialmente visibili da dietro un muro e ripresi mentre dialogano tra loro. È un disegno fortemente pittorico, ottenuto con il chiaroscuro unito al tratteggio parallelo e incrociato. Questo disegno è rimasto a livello di studio, non è mai stato tradotto in pittura. Qui Parmigianino riesce a bilanciare perfettamente le ombre e le luci, così come la disposizione dei personaggi. E’ un disegno completo in ogni sua parte, nella rappresentazione architettonica e quella paesaggistica. L’edificio che fa da quinta teatrale, a sinitra, rappresenta un palazzo a doppio ordine ionico in stile rinascimentale, ricorda Peruzzi e Giulio Romano; questo particolare documenta l’interesse del pittore, non solo per le figure, ma anche per il disegno architettonico. Nonostante sia illustrato un evento divino, la scena non perde di naturalezza. Per l’assegnazione temporale la critica è discorde: mentre Popham suggerisce il tardo secondo periodo parmense, con qualche dubbio, la Fornari Schianchi lo riconduce al soggiorno romano (1524-1527); lo Gnann, invece, indica il periodo bolognese (1527-1529)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636298
  • NUMERO D'INVENTARIO 510-22
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ISCRIZIONI dietro alla cornice, in basso al centro - “PARMA. GRAZIA E AFFETTI, NATURA E/ ARTIFICIO. Protagonisti dell’arte da Correggio a Lanfranco”/ Tokyo, The National Museum of Western Art/ 29 maggio – 26 agosto 2007/ FRANCESCO MAZZOLA detto/ IL PARMIGIANINO/ (Parma, 1503-Castelmaggiore, 1540)/ Visitazione, circa 1524-27/ penna e inchiostro bruno su carta vergata,/ mm 196 x 154/ PARMA, Galleria Nazionale (inv. 510/22) - caratteri vari - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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