donna con cuscino
disegno,
1537 - 1540
Disegno a penna e inchiostro bruno su carta bianca vergata. Il disegno è incollato su cartoncino marrone e incorniciato da una sottile striscia dorata. Il disegno raffigura una donna eretta, vista di profilo verso sinistra, in mano tiene un cuscino, il portamento sembra preannunciare una gravidanza. La donna indossa un abito elegante, con un panneggio gonfio e maniche ampie
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ inchiostro bruno
carta bianca/ penna
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ATTRIBUZIONI
Mazzola Francesco Detto Parmigianino (1503/ 1540): disegnatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
- LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
- INDIRIZZO Piazzale Pilotta, 13A, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno faceva parte della collezione di Stefano Sanvitale poi dei conti Luigi e Giovanni Sanvitale, acquistata su approvazione di Maria Luigia nel 1834 per l'Accademia di Belle Arti di Parma, in seguito nella Galleria Nazionale. Il disegno si basa sull’eleganza e la raffinatezza di un’unica figura femminile, descritta in un’atmosfera intimista e caratterizzata da un’espressione di grande dolcezza; sullo sfondo pochi elementi architettonici non finiti. Secondo la Fornari Schianchi la sovrapposizione delle pieghe gonfie, dai contorni arrotondati, richiama i dipinti giovanili del Parmigianino, quindi collocabile negli anni bolognesi, 1527-30 (2007, n. VI-09, p. 105). Questo disegno, realizzato a penna, a linee parallele e verticali rivela l’arte grafica e la perfetta costruzione formale del Parmigianino dell’ultimo periodo. Tale collocazione temporale è confermata dallo Gnann (2007, p. 509). Per le peculiarità grafiche, il foglio potrebbe avere la funzione di uno studio preparatorio per un’incisione. Esistono altre versioni di questo soggetto, create con tecniche diverse: al Louvre n. 613 (Popham 1971, n. 443, tav. 435) e Vienna n. 2683 (Popham 1971, n. 552, per inversione delle immagini, tav. 434). La Ghidiglia Quintavalle cita altre repliche: una versione a Oxford (n. 447); una quasi identica a questa, ma restituita con maggiore morbidezza nell’espressione e nella tecnica, è a Vienna (Albertina, n. 2683) e vecchie copie si trovano al Louvre (n. 6639) e a Chatsworth (n. 796 A). La stessa immagine sarà riproposta da altri artisti: Guido Reni ne trarrà un’incisione (cfr. Gaeta Bertelà, “Incisori bolognesi ed emiliani del Seicento”, 1973, n. 888); nel Settecento anche Benigno Bossi ne fa una copia a stampa, insieme ad altri disegni del pittore cinquecentesco, suscitando nei contemporanei un nuovo interesse nei confronti dell’artista
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636290
- NUMERO D'INVENTARIO 510-25
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI recto, in alto a sinistra - 20 - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0