cofanetto,
Bottega Delle Storie Di Susanna 2 (bottega)
notizie sec. XV
Cofanetto in legno a pianta rettangolare, con il coperchio leggermente rialzato da un caratteristico elemento in forma di piramide tronca. I lati della cassettina sono rivestiti da una serie continua di placchette figurate
- OGGETTO cofanetto
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MATERIA E TECNICA
corno/ intaglio
lega metallica
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
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ATTRIBUZIONI
Bottega Delle Storie Di Susanna 2 (bottega)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Cofanetto in legno a pianta rettangolare, con il coperchio leggermente rialzato da un caratteristico elemento in forma di piramide tronca. I lati della cassettina sono rivestiti da una serie continua di placchette figurate, ma la narrazione è interrotta al centro di uno dei due lati lunghi, nel punto in cui si pare il foro della serratura, a causa dell’inserimento di un grosso stemma seicentesco in legno. Tutte le superfici restanti, compresa la parte superiore del coperchio, sono rivestite da ricchi intarsi alla certosina con motivi di stelle, intrecci, scacchiere, realizzati mediante combinazioni di minute tessere in legno, osso naturale e colorato, corno e listelli in metallo. Le partizioni orizzontali (base, orlo superiore della cassettina, bordo inferiore e superiore del coperchio), sono sottolineate da vistosi motivi di dentelli, formati da elementi in osso naturale e colorato in rosso o in verde che si alternano. Le lastrine figurate, ispirate al racconto biblico delle vicende di Susanna, sono tutte rifinite con una cornice merlata al bordo superiore, e conservano resti minimi di interventi cromatici. Gli angoli sono risolti mediante l’inserimento di una placchetta foggiata a pilastro fortemente scanalato, sormontato da un grazioso capitello composito. Per quanto molto accurati nell’intaglio e ricchi di particolari descrittivi, gli spicchi d’osso che dovrebbero illustrare la vicenda sono montati in maniera disordinata, tanto da rendere effettivamente incomprensibile il succedersi dei vari episodi. A ciò contribuisce anche la mancanza della fondamentale scena del bagno, che forse poteva trovarsi in origine tra le placchette asportate per far posto allo stemma. Di fatto il racconto risulta più che altro suggerito dai personaggi o dalle situazioni che lo compongono, disposti senza nessun senso cronologico; è probabile che questo disordine risalga alle manipolazioni subite dall’oggetto nel tempo, dato che sul retro delle placchette si riscontrano numeri originali riferiti ad un diverso ordine di montaggio. Comunque tra le placchette che restano si riconoscono tutti i personaggi della vicenda biblica: Susanna che esce dal palazzo, i due vecchi appostati dietro ad una roccia, il piccolo Daniele con il rotolo, simbolo dell’autorità legale, ed una serie di soldati definiti con una certa ricchezza di particolari. La cattura e la lapidazione dei due calunniatori è raccontata su uno dei due lati brevi, che segnano generalmente la fine della vicenda. Le figure rappresentate sono di gusto estremamente raffinato; i panneggi, trattati a fitte pieghe parallele longitudinali, ricadono elegantemente e tutti i personaggi sembrano muoversi con grazia ed eleganza. L’effetto d’insieme è quello di un preziosissimo oggetto di oreficeria. Il soggetto della storia di Susanna rappresenta il più importante rinnovamento iconografico nella lunga serie di produzioni in qualche modo ancora dipendenti dall’opera della bottega di Baldassarre degli Embriachi. L’impianto decorativo generale di questo tipo di opere rimane lo stesso ma scompaiono gli stereotipati paesaggi e le vecchie arcate tardogotiche, per lasciare il posto a strutture architettoniche più moderne, atte a far da sfondo ad una storia del tutto estranea alle fantasie del gotico internazionale. La vicenda di Susanna, che prima del Rinascimento aveva fatto solo alcune sporadiche apparizioni anche nella pittura, sarà uno dei soggetti più graditi ai pittori cinquecenteschi. La storia di Susanna caratterizza un gruppo alquanto cospicuo di cofanetti che si presentano in redazioni stilistiche abbastanza diverse, mentre minori sono le varianti iconografiche. Uno degli esemplari più curati che si caratterizza come una sorta di prototipo, è il raffinato cofanetto del British Museum (O. M. Dalton, Catalogue of the Ivory Carvings of the Christian Era in the British Museum, Londra, 1909, n. 404) che esibisce un ricco repertorio di motivi prettamente rinascimentali, ma la cui struttura generale della cassetta è abbastanza simile alla produzione più antica (E. Merlini, La “Bottega degli Embriachi” e i cofanetti eburnei fra trecento e quattrocento: una proposta di classificazione, in Arte Cristiana, n. 727, 1988, pagine 275-277). Oltre a questo e ad altri esemplari particolari che testimoniano diverse redazioni del soggetto, i tipi stilistici più frequenti sono due: quello di un altro cofanetto conservato al Museo Nazionale di Ravenna con numero di inventario 5694, denominato “Bottega delle storie di Susanna 1” dalla Merlini, e quello di questo pezzo, denominato “Bottega delle storie di Susanna 2”. La distinzione forse si adatterebbe altrettanto bene a definire non due botteghe, ma artisti che abbiano lavorato, nello stesso tempo o in tempi strettamente contigui, nel medesimo laboratorio. Questa ipotesi potrebbe trovare conferma nel fatto che i due esemplari di Ravenna e alcuni altri delle stesse serie mostrano caratteristiche strutturali e decorative molto simili: non hanno placchette
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635744
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1005
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0