Sant'Antonino

monumento ai caduti, 1936 - 1939

La cupola ottagona ospita le figure del Redentore, segno di speranza, di Sant’Antonino patrono di Piacenza, tradizionalmente ritenuto un legionario romano convertitosi al cristianesimo e martirizzato (il parallelo con il sacrificio dei militari è immediato), di un Vescovo identificabile come San Savino, o come il piacentino Tedaldo Visconti, poi papa Gregorio X, e infine di un soldato ferito, stoicamente in piedi fra il filo spinato della trincea, intento a lanciare le ultime bombe. Gli altri quattro spicchi ospitano un elmetto all’interno di una corona di spine, summa della convergenza simbolica fra il sacrificio dei militari e il sacrificio di Cristo

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