monumento ai caduti - a colonna spezzata di Cappabianca Romolo (sec. XX)

monumento ai caduti a colonna spezzata, 1919-1920

Il monumento si compone di una semplice base quadrata a tre gradini in marmo bianco sormontata da un tronco di piramide recante, sulle quattro facce, le iscrizioni dedicatorie e i nomi dei caduti accompagnati da alcune foto; alla sommità una colonna spezzata

  • OGGETTO monumento ai caduti a colonna spezzata
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ incisione
    marmo grigio/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Cappabianca Romolo (1887/ ?): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cimitero comunale
  • INDIRIZZO Via Boscone, Calendasco (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 18 maggio 1919 il consiglio comunale di Calendasco propose di erigere, in località da destinarsi, un ricordo marmoreo ai caduti della guerra appena conclusa. Approvata la proposta, ne seguì una raccolta fondi che tuttavia non arrivò a coprire la spesa preventivata. Un anno più tardi la giunta deliberò perché il Comune disponesse il denaro sufficiente per arrivare a coprire l’intera cifra. Il monumento fu commissionato al marmista Romolo Cappabianca, autore anche del monumento eretto nel cimitero di Pianello Val Tidone, e fu collocato in origine sul piazzale della Chiesa, come testimonia una cartolina dell’epoca. Non è nota con esattezza la data del taglio del nastro avvenuto, probabilmente, nell'autunno del 1920. Tra il 1938 e 1939 venne costruita la nuova Scuola Elementare dedicata ai gloriosi caduti per la patria, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Manfredi. La scuola fu completata, più tardi, da un nuovo monumento ai caduti collocato nell’atrio d’ingresso, per cui si decise di spostare il monumento di Cappabianca nel piazzale antistante il cimitero di Boscone Cusani. Nello spostamento, o forse più tardi, fu mutata la base, furono cambiate le lastre addossate al corpo del monumento per uniformare le memorie ai caduti delle due guerre, infine fu eliminata una croce in bronzo appoggiata alla colonna a favore di un’altra croce, più piccola. Sfregiato da anonimi vandali nella notte di Natale del 1980, il monumento fu prontamente restaurato. (Bibliografia e sitografia: “Caro fratello si spera la pace: i "ragazzi" di Calendasco alla Grande Guerra”, laboratorio di ricerca storica territoriale coordinato da Rossella Groppi e Filippo Zangrandi, testi di Elmin Bosnjakovic et al.; Scuola Secondaria di Primo GradoG. Gozzano di Calendasco Classe 3. A Anno scolastico 2010/2011, Piacenza: Berti, [2010]; "La grande guerra. Monumenti e testimonianze nelle province di Parma e Piacenza", a cura della SBSAE di Parma e Piacenza, 2013, pp. 161-162; http://www.partigiani-piacentini.net/calendasco/comune-di-calendasco.jspurl?IdC=1552&IdS=1552&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&nav=1&id_prodotto=3560&css=)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800577553
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI lato est - BOSCONE CUSANI/ AI SUOI CADUTI/ DELLE GUERRE/ 1915 - 1918 - 1940 - 1945 - maiuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1919-1920

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ITINERARI