lapide commemorativa ai caduti,
1922/08 - 1922/08
Sarto Mario (1885/ 1959)
1885/ 1959
La lapide era composta di una lastra centrale coi nomi dei santagostinesi caduti, di un raffinato bassorilievo alla sommità e di due motivi decorativi ai lati. Alla purezza lineare della lastra centrale si contrapponevano le studiate linee sinuose del bassorilievo, costituito da una corona scura di alloro circondata da bianche ali spiegate, in forte contrasto cromatico. Ai lati della stele due bianche spade stilizzate si inserivano su un fondo scuro, giocando ancora sulla bicromia
- OGGETTO lapide commemorativa ai caduti
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ATTRIBUZIONI
Sarto Mario (1885/ 1959): scultore
- LOCALIZZAZIONE palazzo comunale
- INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi 2, Sant'agostino (FE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide, già situata nell’atrio del Comune di Sant'Agostino, è stata distrutta Il 19 luglio 2012 nell’abbattimento controllato dell’edificio. Il provvedimento è stato preso dopo il terremoto del maggio 2012, in seguito alle gravi lesioni strutturali occorse allo stabile. Il Municipio, progettato dall’ing. Centese Antonio Giordani, era stato costruito nel 1864 da Domenico Marvelli capomastro locale e titolare di una impresa edile. A Sant’Agostino, si cominciò a parlare di una memoria ai valorosi della Prima Guerra Mondiale nell’aprile 1919, quando la Giunta Comunale deliberò di costruire una lapide da apporre all’interno della propria sede. Una volta eseguita, però, fu ritenuta troppo semplice dalla popolazione, tanto che, nell’agosto 1922, si pensò di abbellirla. Il compito fu assegnato allo scultore Mario Sarto (Codigoro 1885-Bologna 1955) che fu compensato con L 3.200. Della lapide oggi restano le testimonianze fotografiche. Sulla parete a lato si trovavano altre due stele in onore dei Caduti di tutte le guerre. Nel pavimento era lo stemma comunale, dove compariva la personificazione virile del fiume Reno con tre anfore, alludenti rispettivamente al Reno abbandonato nel ‘700 tra S. Agostino e Mirabello, al Reno deviato a Est nel Cavo Benedettino e alveo del Po di Primaro, al Reno immesso in epoca novecentesca nel fiume Po grazie allo scolmatore del Cavo Napoleonico. Sullo sfondo l’Appennino da cui nasce il fiume. Bibliografia: A. Poggiali, I segni della guerra. Lapidi e monumenti, in Provincia di Ferrara, ai caduti italiani nel XX secolo, Claudio Nanni Editore, Ravenna 2012, vol. II, pp. 267-268. Lucio Scardino (a cura di), Mario Sarto (1885-1955). Uno scultore codigorese tra Liberty e Novecento fotografie di Andrea Samaritani, Ferrara 2006, pp. 11, 45. Sant’Agostino…alla ricerca del passato… Gruppo di Ricerche Storiche Santagostinesi 1997 (?),Quaderno 1, pp. 51, 80. E. Baroni, L. Baruffaldi (a cura di), Comune di Sant’Agostino. Sfogliando le delibere 1899-1925, terzo volume, delibere 27/04/1919 e 31/08/1922. Sitografia: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/47/665 http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Sarto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800577467
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI entro corona di alloro - AI CADUTI/ NELLA GUERRA 1915-1918/ IL COMUNE/ DI/ SANT’AGOSTINO - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0