organo di Traeri Gian Domenico detto Brescianino (sec. XVIII)

organo, 1714 - 1714

Collocato in cantoria sopra il presbiterio "in cornu Evangelii". Cassa lignea addossata al muro con fregi intagliati e con pittura a tempera. Facciata di 27 canne da La del Principale I, a tre cuspidi (9/9/9); labbro superiore "a mitria"

  • OGGETTO organo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Traeri Gian Domenico Detto Brescianino (notizie 1690-1728)
  • LOCALIZZAZIONE Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime notizie riguardanti la presenza di un organo nella chiesa di S. Carlo del Castellare risalgono al 1648. Il 30 settembre di quell'anno era stato stipulato un atto notarile, a rogito del Notaio Antonio Pedrazzi, riguardante l'erezione dell'Oratorio del Santissimo Sacramento nella chiesa della Madonna e S. Carlo, attraverso l'aggregazione dell'Opera Molza alla Congregazione della Beata Vergine e S. Carlo. Secondo tale accordo sarebbe toccato all'Opera Molza occuparsi delle spese per la musica. Ed infatti nei libri di conti di questo sodalizio troviamo segnate le prime spese per il restauro di un organo già nel dicembre 1648. Non è dato sapere di quale strumento si trattasse, probabilmente di un piccolo organo proporzionato alla chiesa, che era allora molto più piccola di quella attuale. I lavori sopra citati tennero occupato 1'organare "Giovanni Antonio veneziano" per una decina di giorni. Lo stesso organare troviamo poi pagato in più occasioni fino al 1658 per normali lavori di manutenzione dello strumento. Nel 1664 ebbero inizio i lavori di costruzione della nuova chiesa, che nel 1676 poteva dirsi terminata nel suo interno, ma solamente nel 1684 la Congregazione potè acquistare la stalla e fienile Tonmasi, la cui mancanza aveva impedito di erigere il presbiterio ed il coro della chiesa. Finalmente nel 1697 i Confratelli della Congregazione misero in atto il progetto di adornare la parte circostante l'altare maggiore con stucchi, statue e due cantorie intagliate e si accordarono con il plastico Antonio Traeri detto il Cestel-lini per la realizzazione di un disegno da lui presentato. II 19 maggio 1699 la Congregazione stipulò quindi un contratto col modenese Matteo Copino, perché eseguisse gli intagli in legno delle due tribune e delle rispettive mostre degli organi, secondo il disegno presentato a suo tempo da Antonio Traeri. Le spese sostenute in questi anni dovettero essere tali da costringere la Congregazione a rimandare per parecchio tempo l'originario progetto di sostituire la parte strumentale del vecchio organo con una nuova più adatta alle maggiori dimensioni del tempio. Solamente nel 1712 fu presa la decisione di utilizzare per questo progetto le elemosine di alcuni benefattori e stipulare un accordo con Domenico Traeri per il collocamento di un nuovo grande organo, che è quello attuale. L'organo fu restaurato nel 1821 dal modenese Gaetano Traeri, nel 1854 da un Sighinolfi, mentre nel 1883 toccò a D. Torrmaso Piacentini unitamente al nipote Battani, organari di Frassino-ro, compiere qualche lavoro di maggiore importanza. L'organo fu restaurato nel 1982 dalla ditta Vincenzo Mascioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438946
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul fondo della secreta - "Joannes Dominicus Traheris bononiensis/ cognomino dictus il Bresciano fecit pridie nonas novembris Mutinae/ MDCCXIV" -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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