Ritratto di Massimiliano Francesco Angelelli

dipinto, 1900-1910

In abito togale con lunga sciarpa di seta bianca. Nastro rosso al collo con medaglia papale. Tiene un volume nella destra. Scritta in basso. Con cornice dorata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 114.5 cm
    Larghezza: 83.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Massimiliano Angelelli nacque a Bologna nel 1775 dal marchese Giuseppe Maria e da Teresa Malaspina di Lunigiana. Studiò presso il Collegio San Carlo a partire dal 1784 facendo inoltre parte dell’Accademia dei Dissonanti. Il padre fu senatore di Bologna nonché commendatore dell'ordine di S. Giorgio di Baviera e divenne, in seguito, ambasciatore di Bologna a Roma. Compiuti gli studi secondari e divenuto Accademico di Belle Lettere, nel 1794 Massimiliano si trasferì a Roma per seguire il padre, divenuto ambasciatore di Bologna a Roma, e qui intraprese gli studi universitari. Votato agli studi umanisti e rigido assertore del classicismo e del purismo, l’Angellelli fu autore di versi e stimatissimo traduttore dal greco in particolare di Plutarco, S. Basilio, Demostene, Senofonte, Sinesio di Cirene, ma soprattutto di Sofocle. Viene ricordato anche come cadetto nella Guardia del corpo di S.A.S. Elettore Palatino di Baviera. All'Università di Bologna nel 1832 sostituì Giuseppe Gaspari Mezzofanti sulla cattedra di lingua greca, di cui in seguito diviene titolare. Dal 1834 al 1837 detenne anche la cattedra di storia antica e moderna avendo fra i suoi allievi i membri della più attiva cerchia intellettuale cittadina. Fu membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna e di molte altre società culturali. Sposò Teresa Bentivoglio, apprezzata pittrice, con la quale abitò nella casa di famiglia, Villa Zarri, e da cui ebbe una figlia, Teresa Angelelli Simonetti. Appassionato musicofilo, Angelelli fu primo violino in un quartetto costituito a Bologna dal compositore tedesco Ferdinand Hiller ed ebbe modo di avere frequenti contatti con Gioacchino Rossini, cui forniva partiture tedesche. Più volte consigliere del comune di Bologna, ricoprì anche altri incarichi cittadini pur non svolgendo mai politica attiva. Nel 1848, durante il periodo costituzionale, venne nominato da Pio IX membro dell'Alto Consiglio, ricalcato sull’esempio del Senato romano e istituito dallo Statuto Fondamentale del Governo Temporale degli Stati della Chiesa accanto al Consiglio dei Deputati. Morì a Bologna nel 1853. Nella schedatura del 1975 si evidenzia che la data nell'iscrizione sul ritratto non è da ritenersi quella di esecuzione del quadro: l’esemplare in esame denuncia, per fattura e per stato di conservazione, un’anzianità decisamente minore rispetto alla data dell’iscrizione. E’ possibile che si tratti di una copia di un precedente ritratto perduto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438914
  • NUMERO D'INVENTARIO 0351
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • ISCRIZIONI in basso - M(ARCHE)SE MASSIMILIANO ANGELELLI DI BOLOGNA / Alunno del Collegio S. Carlo in Modena / 1784 - maiuscolo/ corsivo/ numeri arabi - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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