Ritratto di Agostino Pareto

dipinto, 1791 - post 1791
Verni Antonio (attribuito)
notizie 1773/ 1822

Seduto ad un tavolo con drappo rosso, davanti ad un volume aperto con figure geometriche. Ha una corta parrucca, la medaglia del collegio appuntata alla marsina. Scritta in basso. Senza cornice

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 128.5 cm
    Larghezza: 98 cm
  • ATTRIBUZIONI Verni Antonio (attribuito): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nato a Genova il 5 ottobre 1773 da nobile famiglia. Dopo essere stato iscritto al collegio Nazareno a Roma, Agostino Placido entrò nel 1784 nel Collegio S. Carlo di Modena, insieme al fratello maggiore Benedetto. Qui Agostino, come dice Corti nella sua Cronaca del Collegio, "studiò senza ritegno", applicandosi soprattutto alle scienze matematiche. Anche se tradizionalmente legato agli interessi e agli ideali dell'aristocrazia di Genova, Agostino accolse con favore le idee della rivoluzione francese e ne fu sostenitore. Ritornato a Genova, ricoprì varie cariche dando prova di fermezza e prudenza, applicandosi fra le altre attività anche al ripristino della Banca di San Giorgio. Il suo credito crebbe in città tanto che Bonaparte, non appena ebbe aggregata la Liguria all'impero francese, gli affidò la presidenza della nuova municipalità genovese, nonostante Pareto si fosse mostrato palesemente contrario a tale aggregazione. Sposò Rosa Ceccopieri di Massa Carrara, che gli diede più figli. Quando, dopo la battaglia di Marengo, Napoleone costituì in Italia tre commissioni di governo (per Milano, Torino e Genova), Pareto fu uno dei sette membri della commissione genovese che governò la Repubblica Ligure per due anni (1800-1802). Per la sua città si adoperò molto, anche quando questa fu assediata dall'esercito austro-ungarico, riuscendo a ottenere patti meno duri alla resa. In seguito fu inviato dal nuovo governo provvisorio a Parigi e a Londra. Ritornato in patria, finì tranquillamente i suoi giorni il 14 marzo 1829 e fu sepolto nella chiesa di S. Biagio in Polverara. Ragghianti nella scheda del 1939 lesse nel dipinto in esame la mano di un pittore modenese attivo all'inizio dell'Ottocento, in particolare individuando nei tratti del dipinto i modi di Antonio Verni. Allo stesso pittore si devono almeno il ritratto di L. Cicognara (0185, già erroneamente attribuito a Girolamo Vannulli) e di Carlo d'Althan (inv. 0369)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438820
  • NUMERO D'INVENTARIO 0368
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • ISCRIZIONI in basso - S. M(ARCHE)SE AGOSTINO PARETI GENOVESE PRIN(CIPE)/ DI SCIENZE E BELLE/ LETTERE/ L'A(NNO) 1791 - lettere capitali - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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