Ritratto di Ippolito Maleguzzi

dipinto, 1796 - post 1796
Verni Antonio (attribuito)
notizie 1773/ 1822

Ritratto di uomo a mezza figura seduto su una sedia in legno, con schienale imbottito, rivestito in stoffa rossa, accanto ad un tavolo. Indossa un abito nero con camicia a jabot, al petto una coccarda bianca con medaglia tonda dorata. Nella mano destra tiene una penna bianca con la quale sta scrivendo su un foglio appoggiato sul tavolo a sinistra, mentre con la sinistra indica il foglio. Iscrizione in basso. Entro cornice in legno laccato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 127 cm
    Larghezza: 93 cm
  • ATTRIBUZIONI Verni Antonio (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nato a Reggio il 24 settembre 1776 dal conte Lodovico e dalla nobildonna veneziana Chiara Sagredo, Ippolito entrò in Collegio il 10 luglio 1788 e qui fu immatricolato con il numero 1572; rimase in collegio almeno fino al 1796, anno in cui fu designato principe nell'accademia di scienze e lettere. Uscito di Collegio, tornò a Reggio dove fu coinvolto, a partire dal 1796, nei pubblici uffici. Nel 1798 sposò la contessa Maria Luigia Linati di Parma che gli diede tredici figli. Caduto il primo Regno d’Italia e ripristinato il governo austro-estense Malaguzzi, distintosi nei vari incarichi, fu scelto fra coloro che dovevano accogliere Francesco IV che, nel luglio del 1814, faceva ritorno da Vienna per riprendere possesso della città di Reggio. Il duca lo nominò subito dopo suo Ciamberlano di Corte, Primo Tenente della Guardia Nobile ducale allora istituita e Consultore di Governo. A partire dal 1821 Malaguzzi divenne anche prefetto delle Opere Pie e Consigliere di Stato fino a divenire poi governatore di Reggio e provincia. Ritiratosi dagli uffici a vita privata, si dedicò allo studio della storia patria finché nel 1848 fu richiamato al governo della città: insieme all’avvocato Luigi Chiesi, a Luigi Ferrari Corbelli e al dottor Domenico Magliani fece parte della sezione governativa e gestì il passaggio, avvenuto con atto solenne il 30 maggio 1848, dello stato Reggiano al Piemonte di Carlo Alberto di Savoia. Poeta bernesco da giovane, compose il dramma La Congregazione di Carità rinnovata per un terzo nel 1812, nonché le Notizie storiche delle Chiese, Monasteri e Conventi di Reggio e infine un Prospetto storico della Famiglia Malaguzzi. Come saggista compose una Rimostranza al Tribunale di Giustizia in Modena e, come socio della Società Agraria, un saggio intorno alla questione idrografica dell’ Origine del Canale di Secchia. Dal punto di vista culturale e di partecipazione alla vita pubblica è nota la sua appartenenza all’Accademia degli Ipocondriaci di Reggio dove figurava con il nome di Anacreste; fu inoltre socio onorario dell’Accademia di Scienze, lettere e Arti di Modena, socio dell’Accademia Filarmonica della stessa città e, per ventidue anni, presidente della società di Agricoltura reggiana. Morì a Reggio il 24 novembre 1854 e fu sepolto nella cappella di famiglia, in Duomo. Questo ritratto è una delle dimostrazioni della serialità con la quale venivano intesi, talvolta, i ritratti dei collegiali di merito. Registrato con il nome di Ippolito Maleguzzi, fu poi manomesso con una seconda scritta che invece attribuiva al ritrattato il nome di Paolo Andreani ("Cav. Paolo Andreani milanese alunno del Collegio San Carlo 1781"). Come tale, infatti, lo schedò Ragghianti nel 1939, quando versava ancora in mediocre stato di conservazione; ancora come tale fu schedato dalla Soprintendenza nel 1975: in questo caso la foto allegata alla scheda, se pure in bianco e nero, riporta la scritta sovrapposta. Il recente restauro ha riportato alla luce l'indicazione originaria. E’ dunque possibile che, essendo stato “virato” verso il conte Paolo Andreani – che peraltro non divenne mai principe – il ritratto giovanile, al Malaguzzi Valeri sia stato chiesto, o sia stato dedicato, un secondo ritratto come ammenda: è presumibilmente da riconoscere nell’inv. 0642 (NCTN 00438692) la cui scritta in calce rende note le successive cariche di Ippolito. A prescindere dal nome del soggetto ritratto Ragghianti lesse nella qualità e nella stesura pittorica una buona mano, attribuendo il dipinto, se pure con qualche dubbio, al Verni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438644
  • NUMERO D'INVENTARIO 0526
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - S. CONTE IPPOLITO MALEGUZZI REGGIANO/ PRINCIPE DI LETTERE E SCIENZE/ 1796 - maiuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FONTE DI RAPPRESENTAZIONE

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Verni Antonio (attribuito)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'