Ritratto di Francesco Leopoldo Cicognara

dipinto, post 1786 - post 1786
Verni Antonio (attribuito)
notizie 1773/ 1822

Ritratto di uomo a mezza figura seduto ad un tavolo. Indossa una parrucca grigia e abito scuro da cui si intravedono le maniche della camicia e il colletto con jabot. Al petto una coccarda bianca con medaglia appesa. La mano destra tiene un documento scritto e si posa su un tavolo, posto sulla sinistra, sul quale si vede anche un altro foglio con alcuni disegni scientifici (?). Sul fondo, sempre appoggiato sul piano, si vedono un libro e una tavolozza con colori

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 129 cm
    Larghezza: 97 cm
  • ATTRIBUZIONI Verni Antonio (attribuito): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito emiliano
    Vannulli Girolamo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Della nobile famiglia dei conti Cigognara di origine cremonese, Leopoldo nacque a Ferrara il 26 novembre 1767 dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì. Compì gli studi nel collegio S. Carlo (matricola di ingresso 1421), che egli stesso definì "la casa migliore che fosse allora in Italia per allevarvi la gioventù", dove fu eletto Principe di Scienze e di Belle Lettere nel 1786 e dove entrò a far parte dell’Accademia dei Dissonanti. Qui viene ricordato per essersi distinto nelle “Camerate superiori nella Pittura” dell’Accademia di Belle Arti tenutesi fra il novembre 1777 e il giugno 1778. Ritornò in seguito a Ferrara ove ben presto gli nacque l'ardente desiderio di visitare Roma. Poiché il padre indugiava a concedergli l'assenso, Leopoldo fuggì a cavallo da Ferrara e raggiunse Roma nel febbraio del 1788. In questa città, di cui ammirava i tesori artistici, il giovane dimorò per qualche anno. A Roma frequentò l'Accademia del Campidoglio, quella di S. Luca e fu ammesso all'Arcadia; entrò in contatto con A. Buonafede, F. Cancellieri, L. Seroux d'Agincourt, V. Monti e vari ambienti aristocratici romani fra cui i Borghese, i Colonna e i Bernini. Sempre a seguito di questo viaggio romano si collocano le visite a Napoli e in Sicilia. Riconciliatosi con il padre, fece ritorno a Ferrara nel 1790. Passò gli anni immediatamente successivi fra Ferrara, Bologna, Venezia e Roma. Conosciuta nell'estate del 1794 ad Albano Massimiliana Cislago, uscita allora da un matrimonio annullato con il veronese conte Rotari, la sposò il 16 ottobre successivo e da lei avrà l'unico figlio, Francesco, nato il 16 dicembre 1795. Dopo alcuni mesi trascorsi a Ferrara, la coppia si trasferì a Modena, a seguito della cattiva accoglienza riservata alla non nobile Cislago dall'aristocrazia locale. Al manifestarsi dei moti rivoluzionari in Italia, Leopoldo, che ancora si trovava a Modena, aderì ai movimenti e, nel 1796, accettò di far parte della Giunta di difesa Generale costituitasi in città. E' possibile risalisse a quest'occasione la conoscenza con Ugo Foscolo, che si manterrà viva anche in seguito, come testimonia il loro epistolario. Il 21 novembre 1797 fu nominato membro del Corpo legislativo della repubblica Cisalpina a Milano; nel gennaio successivo Ministro plenipotenziario della repubblica presso i Savoia a Torino. Qui ebbe parte primaria, insieme al generale Joubert, nella vicenda dell'abdicazione di Carlo Emanuele IV di Savoia. Terminata la missione torinese Cicognara potè finalmente compiere un primo viaggio europeo: Belgio, Olanda e infine Parigi. Ritornando a Milano, conobbe a Losanna Necker e Madame de Stael; giunse successivamente a Ferrara dove, nel 1801, fu eletto come deputato ai comizi di Lione e in seguito eletto consigliere di stato della Cisalpina da Napoleone. In seguito, sospettato dal governo di appartenere al Partito degli Unitari Italiani, dovette patire prigionia ed esilio, finché, riconosciuta infondata l'accusa, potè fare ritorno a Milano e fu reintegrato nelle sue piene funzioni. Poco dopo, stanco della vita pubblica e funestato da lutti famigliari, domandò le dimissioni e si dedicò interamente allo studio. Nel 1808 accettò la carica di Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, offertagli dal vicerè d'Italia. Contemporaneamente sposava in seconde nozze Lucia Fantinati, veneziana, vedova di N. Foscarini e, ritornato a Roma, dava alle stampe il suo volume "Del Bello", nel quale cercò d'integrare e far convivere suggestioni di differente matrice culturale: l'estetica kantiana, l'evoluzionismo Illuministico, il pensiero sensista, l'indagine storica e analitica. Durante questo soggiorno romano Cigognara riallacciò e rinforzò la sua amicizia con Antonio Canova, cui dedicò una "Biografia" che verrà data alle stampe nel 1823 alla morte del grande scultore. Nel 1812 fu eletto presidente del neoistituito Ateneo veneziano, per il quale curò la redazione dello statuto; l'Accademia di Vienna lo creava socio onorario mentre Metternich gli affidò incarichi di fiducia. Dal 1813 al 1818 si dedicò a una grandiosa opera in tre volumi dal titolo "Storia della scultura dal suo Risorgimento in Italia al secolo di Napoleone" e nel 1820 diede alle stampe una sua importante monografia su "Le fabbriche più cospicue di Venezia". Dedicò i suoi ultimi anni a raccogliere una vasta biblioteca composta da oltre cinquemila titoli fra volumi antichi e libri d'arte, di cui redasse un "Catalogo ragionato". Nel 1824, per restaurare le sue dissestate finanze, Cicognara cercò di vendere la sua immensa biblioteca d'arte alle biblioteche di Venezia e di Padova. Rifiutata l'offerta dal governo, fu infine acquistata dalla Biblioteca Vaticana. Gravemente malato fin dall'inverno del 1833, morì a Venezia il 5 marzo 1834. La salma fu trasportata a Ferrara, dove il 2 maggio si tennero i solenni funerali. Sulla tomba, nel cimitero della certosa, ottemperando ai desideri del defunto, la vedova fece collocare il ritratto di Cigognara %
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438645
  • NUMERO D'INVENTARIO 0185
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - S(IGNOR) G. LEOPOLDO CICOGNARA FERRA(RE)SE/ P(RINCIPE) DI SCIENZE E BELLE LETTERE. / 1786 - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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