Ritratto di Onorio Giacobazzi

dipinto, 1848 - post 1848

Ritratto a tre quarti, in marsina, con al petto il fioco giallo e la medaglia, ha in mano un'oboe e un libro. Sul fondo un tavolo con materiali per pittura e, al di là di una colonna, un paesaggio. Ha sotto una iscrizione. Entro cornice in legno intagliata e fogliami

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 120 cm
    Larghezza: 80 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Figlio di Luigi e della contessa Isabella Ferrari Moreni di Modena, il conte Onorio discendeva da due famiglie fa le più antiche del patriziato modenese. Il padre era stato a sua volta convittore al San Carlo e in segno di riconoscenza per l’istituzione e per il duca che ne aveva fatto il suo ministro dell’interno commissionò a Luigi Manzini un proprio ritratto, eseguito nel 1848 e destinato alla quadreria del Collegio stesso. Onorio entrò come collegiale al S. Carlo di Modena nel 1839. Nel 1844 entrarono anche i fratelli minori Antonio e Francesco e, nel 1845, anche l'ultimogenito Giuseppe. Fu eletto Principe di Belle Arti dell'Accademia interna nel 1848; si ricorda inoltre la sua partecipazione all'Accademia dei Dissonanti. Uscito dal collegio Onorio entrò a far parte del corpo delle Guardie nobili d’onore del duca, si laureò in legge nel 1852 presso l’università di Modena e in seguito, dopo aver ricoperto altri incarichi, fu nominato “ciamberlano d’onore” e fu in servizio permanente presso i duchi. Dopo l’Unità d’Italia seguì il duca nel suo esilio viennese, poi in Ungheria, in Boemia, nelle varie villeggiature e nei frequenti viaggi in Oriente. Fu commendatore dell’ordine dell’Aquila Estense, cavaliere degli Ordini della corona ferrea d’Austria e dell’Aquila rossa di Prussia e brigadiere delle Guardie nobili d’onore. Allo scioglimento della Brigata Estense, nel 1863, fu promosso reale maggiore austriaco nel reggimento dei dragoni del principe Eugenio di Savoia. Nel 1866, dopo molti anni di onorata carriera militare, abbandonò il servizio di Francesco V e si ritirò a vita privata. La moglie, Amalia Mazzari Fulcini, intraprendente parmense, aveva ottenuto il titolo di contessa dalla principessa Maria Luigia d’Austria nel 1845. Il ritratto è opera di un artista locale, probabilmente legato al Collegio, al quale si devono riconoscere almeno anche i ritratti invv. 0327, 0328, 0524. Più tardo rispetto ad Antonio Verni che fu attivo all'inizio del secolo, questo pittore talvolta si ricorda delle aperture di paesaggio tipiche del primo Ottocento, benché relegate a finestre aperte viste da un interno, ed è chiaramente riconoscibile per la resa delle superfici invariabilmente lucide, visi compresi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438735
  • NUMERO D'INVENTARIO 0520
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - SIG. CONTE ONORIO GIACOBAZZI/ DI MOD.(E)NA PRINCIPE D'ARTI L'AN.(N)O 1848 - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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