facciata della chiesa di S. Carlo in Modena

disegno architettonico,

Rappresenta il prospetto della chiesa nella sua idea progettuale originaria

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura
    carta/ penna
    carta/ inchiostro bruno
  • ATTRIBUZIONI Piazza Giovanni Pietro (attribuito): disegnatore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito modenese
  • LOCALIZZAZIONE Collegio S. Carlo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La facciata della chiesa del Collegio era stata progettata, come il resto dell'edificio, dall'architetto Bartolomeo Avanzini. Giovan Pietro Piazza, probabile autore del disegno, fu capomastro del cantiere dopo la morte sia dell'Avanzini che di Gaspare Vigarani, cui pure era stato affidato il compito di dare compimento ai disegni dell'Avanzini, secondo le più recenti ricostruzioni storiche. Giovan Pietro della Piazza, lombardo, non fu però un semplice capomastro: confratello della Congregazione della Beata Vergine e di San Carlo, iscritto all'Arte dei Falegnami, fu collaboratore di entrambi gli architetti in vari cantieri e ne conosceva, quindi, idee e prassi lavorative. Non riuscì tuttavia a portare a compimento l'intera opera della chiesa: conclusasi la prima fase dei lavori, terminati negli ultimi anni del Seicento o nei primissimi del secolo successivo, rimasero incompiuti la cupola, il pavimento, la decorazione a stucco e la facciata. Quest'ultima fu poi finita nel corso di una seconda importante fase di lavori cui diede avvio il crollo, avvenuto nel 1770, della cupola provvisoria. La facciata venne completata con un coronamento a cuspide anziché a balaustra, come previsto inizialmente, e furono finiti in modo dissimile rispetto al progetto anche le ali laterali che dovevano culminare in salienti a voluta e che invece furono coronate da due volute per parte affiancanti un pilastrino su cui, in un'idea progettuale che non ci è pervenuta, si sarebbero forse dovute collocare due statue. Un discorso diverso meritano le due porte laterali: alcune fonti riportano che esse furono tamponate negli anni Settanta del XVIII secolo, non presenti nel progetto in esame ma chiaramente leggibili nel paramento murario attuale, forse aperte dallo stesso Piazza in deroga al progetto originario ma poco gradite alla Congregazione che le considerava fonte di disordini. Secondo il Soli invece le due porte, effettivamente aperte ad un certo punto, erano già state tamponate in precedenza almeno all'interno perché troppo vicine ai due primi altari laterali. Campori riporta la notizia che già 1766, ovvero prima del crollo della cupola, si intervenne per il tamponamento delle due porte laterali anche in facciata, dove si tentò di far scomparire anche la traccia della loro esistenza "per non farle contornare di marmi simili alla porta maggiore" (Campori, Storia del Collegio..., p. 51, Soli 1979 p. 325)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438706
  • NUMERO D'INVENTARIO 0156
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • ISCRIZIONI in basso - Scala di Braccia di Modena della Facciata del Tempio di San Carlo di Mod[e]na - corsivo - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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