pianta della chiesa di S. Carlo in Modena

disegno architettonico, 1690 - 1699

Pianta completa della chiesa di S. Carlo, con la Sagrestia e la cappella dell'Università

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta/ penna/ inchiostro
  • MISURE Altezza: 505 mm
    Larghezza: 365 mm
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I Confratelli della congregazione del Collegio si erano recati a Roma per acquisire alcuni modelli di architetture da sottoporre a Bartolomeo Avanzini, incaricato dei disegni per la nuova chiesa di S. Carlo. Il progetto prescelto fu la chiesa di S. Carlo ai Catinari a Roma: la pianta e lo spaccato di quest'ultima, leggibili in due incisioni di Domenico de' Rossi (pubblicate in Benati-Peruzzi 1991, pp. 92-93) se paragonati alla pianta in esame e allo spaccato (inv. 0154) rendono conto dell'assonanza dei due progetti. Il documento è particolarmente prezioso in quanto testimonianza dell'arredo della zona presbiteriale precedente l'attuale sistemazione ottocentesca e va letto insieme al disegno che rappresenta, in alzato, il solo presbiterio (datato 1705, inv. 0152). La lettura in pianta consente di percepire la profondità dell'intero presbiterio come una aggiunta ad una pianta centrale pressoché perfetta, con cupola innestata sulla crociera e un disegno complessivo ancora di ispirazione cinquecentesca. La divisione dell'ampia area destinata ai celebranti rispetto all'area dell'assemblea è marcata, anche in pianta, dalla presenza di una balaustra all'epoca raccomandata dalla liturgia; i gradini d'accesso rendono conto della sopraelevazione dell'intero presbiterio e giustificano la presenza del deposito degli oli santi ad una altezza oggi scomoda. Giovan Pietro Piazza, probabile autore del disegno, fu capomastro del cantiere dopo la morte sia dell'Avanzini che di Gaspare Vigarani, cui pure era stato affidato il compito di dare compimento ai disegni dell'Avanzini, secondo le più recenti ricostruzioni storiche. Giovan Pietro della Piazza, lombardo, non fu però un semplice capomastro: confratello della Congregazione della Beata Vergine e di San Carlo, iscritto all'Arte dei Falegnami, fu collaboratore di entrambi gli architetti in vari cantieri e ne conosceva, quindi, idee e prassi lavorative
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438708
  • NUMERO D'INVENTARIO 0155
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI in basso - Scala di Braccia di Modena in pianta del Tempio di S. Carlo di Modena - corsivo - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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