tribuna, coppia di Traeri Antonio detto Cestellino, Cuppini Matteo, Massari Giuseppe (sec. XVII)

tribuna 1699 - 1699

Due cantorie speculari e identiche, costituite entrambe da una balconata a fronte mosso e ornato da girali d'acanto a rilievo che circondano una targa centrale. La balconata è retta da una mensola a fogliami con due angeli, conchiglia e targa al centro. Mensole e arco superiore sono in stucco mentre tutta la decorazione, balconata lesene e decorazione vegetale sono in legno dipinto. La balconata di sinistra ospita l’organo: la cassa dell'organo è spartita da quattro pilastrini corinzi poggianti su una cornice a profilo mistilineo retta da mensole a riccio. Le finestre per le canne d'organo sono ornate da decorazioni a giorno di volute e fogliami e culmina in alto con un ricco fastigio al centro del quale è posta una conchiglia rovesciata. La cantoria di destra ripete identiche le decorazioni ma presenta le finestre delle canne d’organo tamponate da tendaggi

  • OGGETTO tribuna
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    legno/ verniciatura
    stucco/ modellatura
  • MISURE Altezza: 900 cm
    Larghezza: 500 cm
  • ATTRIBUZIONI Traeri Antonio Detto Cestellino (1669 Ca./ 1732): progettista
    Cuppini Matteo (notizie 1699): intagliatore
    Massari Giuseppe (notizie 1699): stuccatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Carlo
  • INDIRIZZO via S. Carlo, 7, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I documenti conservati nell’archivio del Collegio consentono di ricondurre la progettazione e l’esecuzione delle due tribune laterali all’altare maggiore allo stesso progetto, agli stessi anni e con allo stesso autore della grande macchina d’altare: vengono citate insieme all’ “adornamento di stucchi nel sito, ch’ora serve di Coro p. Altare Maggiore” “due Tribune p. gli Organi adornate similmente con Stucchi ed altro” (Coccioli Mastroviti in Benati-Peruzzi 1991, p. 138). Artefice di queste imprese fu Antonio Traeri detto il Castellino o Cestellino, considerato dalla critica il maggior plasticatore modenese a cavallo fra Seicento e Settecento, discendente della stessa famiglia di organari ai quali si devono le più note realizzazioni di strumenti musicali nelle chiese dell’Emilia. Formatosi come artigiano e per la conoscenza dei materiali nella bottega di famiglia, probabilmente perfezionò le sue conoscenze di disegno presso Sigismondo Caula, noto come pittore anche all’interno della chiesa ma attivo per gli Estensi anche come plasticatore e creatore di apparati effimeri (Belardinelli 1999 p. 266). Per una disamina del contratto, dei documenti, della bibliografia e per la figura dell’autore si rimanda alla scheda relativa alla macchina d’altare con il “Trionfo della Fede” (0800438500; per approfondimenti e le citazioni documentarie cfr. Dallamano 2018, pp. 166-167, nota 132). Nell’ambito dei lavori il compito dell’esecuzione delle due grandi tribune laterali, realizzate su disegno del Traeri, fu affidato all’intagliatore e doratore Matteo Cuppini. Al Sossaj (1833 e 1841) è dovuta la notizia secondo la quale l'organo, racchiuso da una delle due tribune, sarebbe di Domenico Traeri
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438498
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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