Scena di battaglia con ai lati due scheletri che suonano la buccina. scena di battaglia

disegno, post 1500 - ante 1549

Scena di battaglia in un paesaggio con alberi e rocce. Vi sono degli uomini nudi che lottano tra loro con bastoni e sassi. I corpi sono quasi degli scorticati da cui emergono muscoli e nervi. Ai lati della scena, disposti in maniera simmetrica, vi sono due scheletri che suonano uno strumento (buccina)

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita/ penna/ inchiostro
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO viale Vittorio Emanuele, 95, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata) " II disegno che si credeva di Michelangelo, va collocato nell'ambito della scuola fiorentina del '500. Si notano alcuni legami con una singolare composizione incisa da Callot su disegno di Bernardino Poccetti (' l'Inferno', bulino, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffìzi, n. 95465), particolarmente interessante dal punto dì vista iconografico perché ripresa dal poema dantesco. I due scheletri e le figure scorticate, in cui emergono i fasci di muscoli ed i nervi, si ritrovano simili in una stampa con 'Scheletri e scorticati di Domenico Fiorentino (Parigi, Bibliotheque Nationale Ba 12, 146), ispirati all'incisore da qualche pensiero dì Rosso Fiorentino (Giovan Battista de Rossi Firenze, 1495 - Fontainebleau, 1540) per il libro di 'notomie' cui accenna il Vasari (G.Vasari, Le vite de' più eccellenti Pittori, Scultori et Architettori, a cura dì G. Milanesi, Firenze 1878-85, II, 1568, p.211), e di cui non si hanno più notizie. Dal disegno emergono del resto quegli spunti michelangioleschi che appartengono alla formazione del Rosso, il quale studio attentamente gli esemplari del Michelangelo, in particolare il cartone della 'Battaglia di Cascina', più volte copiato". Il disegno è a matita nera, penna, conacquerellature di inchiostro marrone e rialzi di biacca. Anna Forlani (c.o.) ha confermato che il disegno possa appartenere ad un artista fiorentino che ha operato nella prima metà del '500. E' interessante notare come i personaggi assumano delle posizioni diciamo così molto teatrali; le pose spesso sono innaturali, caricate. Analizzando attentamente la tecnica si può anche vedere come l'artista si sia servito di righe per diporre simmetricamente nello spazio le figure. Il caso più evedente è quello dei due scheletri posti nella parte superiore del foglio: vi è una linea che va esattamente dalla testa di uno scheletro a quella dell'altro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437208
  • NUMERO D'INVENTARIO 1186
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul controfondo in basso a sinistra - "Si crede di michel Angnolo" - corsivo - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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